La Serie A 2022/2023 si appresta ad andare in archivio domenica 4 giugno con l’ultima giornata di campionato. Con il solo discorso salvezza ancora in bilico, è già inevitabilmente partito il valzer degli allenatori in vista del campionato 2023/2024, tra conferme probabili e addii certi. Cerchiamo di capire qualcosa di più sul loro futuro.
VALZER ALLENATORI 2023: GLI SCENARI POSSIBILI
I campioni d’Italia del Napoli hanno già salutato il loro tecnico, Luciano Spalletti, che per ammissione dello stesso presidente De Laurentiis, lascerà la panchina per riposarsi un po’. Per il suo successore si fa con insistenza il nome di Luis Enrique, ex ct della Nazionale spagnola.
Maurizio Sarri sembra invece essere ben saldo sulla panchina della Lazio. La qualificazione in Champions League ha rafforzato il legame tra la società e il tecnico toscano, che però si aspetta un mercato all’altezza dell’obiettivo raggiunto.
Nessun ribaltone all’Inter e al Milan, dove i rispettivi tecnici, Inzaghi e Pioli, godono della piena fiducia delle loro società. Assai in bilico, invece, in casa Juventus, la posizione di Massimiliano Allegri dopo la seconda stagione chiusa senza titoli.
Jose’ Mourinho svelerà il suo futuro dopo la finale di Europa League, anche se le possibilità di rivederlo sulla panchina della Roma sono assai poche. Stesso discorso per Gian Piero Gasperini, che ha fatto intendere di voler lasciare l’Atalanta dopo sette anni.
Fiorentina, Bologna e Torino, dovrebbero confermare i loro allenatori(Italiano, Juric e Thiago Motta), ma non è da escludere una loro partenza dato che sono sotto la lente di ingrandimento di qualche top club.
Per ciò che concerne le squadre che hanno ottenuto la salvezza, il Monza andrà avanti con Palladino, quest’ultimo prossimo al rinnovo. Idem per Sassuolo ed Empoli, soddisfatte del lavoro svolto da Dionisi e Zanetti. Il Lecce non pare avere dubbi su Baroni, cosi come la Salernitana con Paulo Sousa. Nessun dubbio sulla presenza nella prossima stagione di Sottil all’Udinese, Gilardino al Genoa e Grosso al Frosinone.
Giuntoli-Spalletti e il Napoli: uno scudetto per dirsi addio?