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Verstappen Campione Giappone: il pilota Red Bull è il Re della F1

Max Verstappen si è laureato per la seconda volta Campione del mondo in Giappone con 4 gare d’anticipo rispetto alla fine della stagione. Un trionfo decretato dopo la penalità di 5” inflitta a Leclerc, scalato dal secondo al terzo gradino del podio, e in una situazione apparsa caotica circa l’assegnazione del punteggio per una  gara “ridotta” dopo l’interruzione di 2 ore. Momenti in cui tutti sono apparsi un po’ spiazzati, Verstappen compreso.


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Verstappen Campione Giappone: come ha vinto il pilota?

Max ha conquistato il secondo titolo mondiale con una gara indimenticabile: ha rifilato in 29 giri un distacco di quasi mezzo minuto a tutti che testimonia l’indiscutibile superiorità dell’olandese quando la pista è bagnata. Ha rintuzzato l’attacco di Leclerc al primo via e poi ha giganteggiato dopo la ripartenza, rendendo semplici cose che solo i grandi campioni sono in grado di fare. Al termine del Gran Premio di Suzuka ha appreso della conclusione della gara quando era in curva 2, visto che la bandiera a scacchi non è stata sventolata in tempo. È stato il suo Ingegnere Gianpiero Lambiase ad informarlo della conclusione della corsa e della conseguente vittoria del Gran Premio del Giappone. Max è rientrato ai box salutando il pubblico Nipponico, che lo ha applaudito come un Supereroe.

Verstappen Campione Giappone: come ha scoperto di aver vinto?

Mentre Verstappen rilasciava ad Herbert l’intervista riservata al vincitore, è arrivata la notizia della penalità inflitta a Charles Leclerc, che ha portato il vantaggio di Max su Perez (a quel punto secondo nella classifica generale) a 113 punti, un margine incolmabile a quattro tappe dalla fine della stagione. I meccanici della Red Bull si sono sbracciati al suo indirizzo, e Verstappen ci ha messo qualche attimo a capire che era aritmeticamente Campione del Mondo. Un po’ stordito dalla situazione ha risposto alle domande di rito, commentando da Campione del Mondo ma non proprio del tutto convinto dei conteggi. “Siete proprio sicuri, eh?”, ha chiesto prima di farsi ritrarre su una poltrona reale nel retro-podio, e una volta avuta risposta affermativa ha capito che di dubbi non ce n’erano più.

Verstappen Campione Giappone: cosa ha detto Horner?

Max Verstappen ha festeggiato il suo secondo titolo mondiale al termine di una gara imponente, correndo su ritmi proibitivi per il resto del gruppo, incluso il suo compagno di squadra Perez e lo stesso Leclerc. Sul traguardo sono stati ventisette secondi a dividere Max dal tandem Perez-Leclerc, ed il tutto in ventotto giri di gara, facendo sembrare facile ciò che facile non è per nulla. Il Verstappen versione 2022 è un metronomo, quando imposta il ritmo non c’è un minimo errore o una sbavatura che possa intaccare i suoi tempi sul giro. Un martello. “È nella sua forma migliore”, ha commentato Christian Horner “sta guidando incredibilmente bene, siamo solo molto orgogliosi di lui. L’anno scorso abbiamo visto uno scontro tra due titani, ed esserne uscito vincitore gli ha tolto tanta pressione, come si è visto in questa stagione”.

Le parole di Christian Horner

Max è cresciuto molto, migliorando la sua visione di gara ed imparando a correre per l’obiettivo finale e a portare a casa il massimo possibile quando la domenica non è delle migliori. Ma questo non ha intaccato il suo talento, rimasto cristallino, ed oggi lo si è visto bene nella prima partenza, quando Leclerc ha avuto uno spunto migliore. “Max al via ha fatto patinare troppo le gomme” ha confermato Horner “ma poi ha sfoderato la sua guida da kartista scegliendo la traiettoria esterna alla prima curva”. Le polemiche che hanno accompagnato la conquista del suo primo titolo, ed in parte anche del secondo, non devono offuscare ciò che è stato in grado di fare questo pilota. Senza di lui la Red Bull non avrebbe vinto nessuno dei due ultimi mondiali piloti, il valore aggiunto che ha garantito è riconosciuto pubblicamente anche dalla stessa squadra, che non a caso si coccola il suo campione come non ha mai fatto con nessun pilota nella sua storia.

Il cambiamento di Verstappen

A venticinque anni Verstappen entra nel club dei bi-campioni del mondo, e lo fa con grande autorità. I numeri sono già quelli che danno un senso ad un’intera carriera, ma nel caso di Max l’impressione è ancora quella di essere all’inizio di una storia tutta da scrivere. Non è solo questione di età anagrafica, ma anche di freschezza nella guida, di quella voglia di approcciare la pista che è tipica dei kartisti. Ben venga, e soprattutto ben venga questo nuovo Verstappen, che ha messo da parte il deleterio killer-instinct del 2021 per lasciare il posto ad un vero campione. Col tempo ha solo affilato le armi, diventando un cecchino infallibile che ha fatto tesoro degli errori passati, un processo che lo ha portato ad essere un top-driver nel significato più pieno del termine.

Max è il nemico da battere per gli altri team

Anni fa ci sono state giornate in cui ha perso il controllo peccando di esuberanza ma è ormai un lontano ricordo. Oggi sale in macchina come se fosse la sua auto stradale, anche quando c’è da andare a vincere un mondiale o ad affrontare una gara in condizioni molto insidiose come è stato oggi a Suzuka. Ed è una calma che spaventa gli avversari, che hanno visto svanire anche l’ultima crepa in cui poter fare breccia.

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