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HomeMotoriFormula UnoVerstappen nella bufera per l'insulto rivolto a Stroll

Verstappen nella bufera per l’insulto rivolto a Stroll

Non si placano le polemiche per quanto accaduto in occasione della sessione di prove libere del Gp del Portogallo svoltosi lo scorso fine settimana.

Cosa è accaduto tra Verstappen e Stroll?

In seguito ad un contatto con Lance Stroll, Max Verstappen ha apostrofato il suo collega con una serie di epiteti che non sono passati inosservati. Il pilota olandese della Red Bull lo ha definito “ritardato” e “mongolo” scatenando l’ira della Mongol Identy, un’ organizzazione mondiale, che ha sede in Scozia, ma che di fatto opera in tutto il mondo contro le diversità.

La direttrice di questa organizzazione, Uuganaa Ramsey, ha inviato una lettera al pilota olandese pretendendone le scuse pubbliche.

La lettera di Mongol Identity

Caro Max Verstappen,

ti scrivo a nome di Mongol Identity, un’organizzazione con l’obiettivo di istruire l’uso corretto della parola Mongol in riferimento alle persone di etnia mongola e concludere lo storico uso improprio del termine…

Vogliamo esprimere il nostro disgusto e profonda preoccupazione per l’uso del termine mongolo come parte di un discorso di odio.

Siamo scioccati e delusi di apprendere che la F1 non si è schierata fortemente contro questa etichetta nonostante il suo valore storico. Indirizzeremo il tutto all’organo direttivo.

Il termine “mongoloide” , che si riferisce alle persone con sindrome di Down, è stato abbandonato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1965 perché era ed è ancora considerato offensivo nei confronti delle persone di etnia mongola…

In molte nazioni questo è diventato un termine inteso come offesa. Ci sono molte campagne in tutto il mondo che cercano di interrompere il doloroso e offensivo uso della parola per promuovere il significato originale

Pertanto, chiediamo di rilasciare delle scuse pubbliche per rispetto, bontà e compassione verso le persone più deboli della società; cosi come alla comunità mongola per la tua mancanza di considerazione della complessità e sensibilità che ruotano attorno a questo termine

Per favore, usa il termine di nuovo e in alto con il suo significato originale e identico.

Verstsppen ha fatto sapere che “non è un mio problema se qualcuno si è sentito offeso”, mentre il plenipotenziario della Red Bull, Helmutt Marko, ha provato a minimizzare: “Ho detto a Verstappen che episodi del genere non devono più accadere in futuro. Ha sbagliato su tutta la linea”.

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