La finale della Coppa Intercontinentale del 1985 è considerata la più bella di tutta la storia della manifestazione. Qull’8 dicembre, a Tokjo, si sfidano le due migliori squadre dei rispettivi continenti: da una parte la Juventus di Trapattoni, che annovera i cinque azzurri campioni del Mondo a Spagna 82′, oltre a Platini e Laudrup, e gli argentini dell’Argentinos Juniors, che puntano sull’estro di Borghi e Batista. I bianconeri arrivano a giocarsi la finale come detentori della Coppa dei Campioni conquistata a maggio nella tragica serata dell’Hysel, mentre gli argentini sono i Campioni del Sud America avendo battuto in finale ai rigori l’America Cali.
Dopo un primo tempo giocato al piccolo trotto, il match si stampa nella ripresa. Al 55′, Ereos porta in vantaggio i suoi trafiggendo Tacconi con un tiro a pallonetto. La Juve reagisce subito pareggiando i conti con un rigore trasformato da Platini. Entrambi vogliono vincere e ci provano in tutti i modi. Platini s’inventa un gol da fuoriclasse assoluto saltando un difensore con una magia per poi spedire la sfera in rete con un un sinistro al volo. L’arbitro, però, annulla per fuorigioco inesistente di Serena. Al 75′, Castro riporta in avanti l’Argentinos con un preciso diagonale. Sembra finita per la Juve ma, a due minuti dal termine, Laudrup, dopo uno scambio con Platini, salta il portiere e deposita in rete, portando il match ai supplementari dove il risultato non cambia piu’. Il titolo viene assegnato ai calci di rigore, con Tacconi che ne parla due contro l’unico errore bianconero di Laudrup. La Juve conquista la sua prima Coppa Intercontinentale della storia.
Il Tabellino:
ARGENTINOS JUNIORS: Vidalla’, Villalba, Pavoni, Olgen Domenech, Commisso, Batista, Videla, Castro, Ereos, Borghi. All. Youre’
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Mauro, Manfredonia, Serena, Platini, Laudrup. All. Giovanni Trapattoni
Arbitro: Roth (Germania Ovest)