Lo Schmidt Peterson Motorsport, o Arrow SP com’è noto nell’ambiente IndyCar, diventa di proprietà della McLaren. Con un comunicato ufficiale, la scuderia di Woking gestita da Zak Brown acquisisce la quota di maggioranza del team americano, pari al 75% del totale. La transazione sarà completata entro fine anno. “È un forte segnale per il nostro impegno a lungo termine nella IndyCar sia come campionato che come piattaforma di marketing per McLaren Racing e i nostri sponsor“, ha commentato Brown. “Voglio fare un tributo a Sam Schmidt e Ric Peterson i quali, assieme al supporto di Arrow Electronics, hanno costruito un formidabile team per noi per continuare a crescere e raggiungere i nostri obiettivi di essere sempre in lotta per la vittoria, per la Indy 500 e per il titolo“.
Arrow SP: perché McLaren vuole impegnarsi di più in IndyCar?
Con la nomina di Zak Brown a CEO nel 2017, la McLaren ha sempre strizzato l’occhio alla IndyCar. Dapprima, è entrata come sponsor, realizzando il desiderio di Fernando Alonso di correre la 500 miglia di Indianapolis. L’idea è quella di rafforzare l’immagine del marchio nel mercato nordamericano, con la speranza di attirare sponsor e piazzare qualche supercar in più. Di lì in avanti, l’impegno nella categoria si è fatto più serio, tanto da diventare una vera e propria squadra. Nel 2020 inizia il rapporto con il team Schmidt Peterson, che mostra l’inedita livrea arancio papaya simile a quella che si vede in F1. C’è anche una ragione tecnica per questo impegno: come la Ferrari, anche la McLaren deve ridimensionare il proprio organico per rispettare il budget cap. Non potendo licenziare i dipendenti, la scuderia ha adottato il trasferimento, inserendo ingegneri del reparto della massima formula nella squadra americana. Altra ragione sta nella gestione del campionato da parte di Roger Penske, che sembra dare i suoi frutti. Lo share televisivo è in aumento, gli sponsor tornano a mostrare interesse. Dal punto di vista sportivo, McLaren può dirsi soddisfatta: Pato O’Ward ha una vittoria all’attivo, ed è in piena lotta per il titolo. Per il 2022, il team sta lavorando per schierare una terza vettura a tempo pieno. Quest’anno, l’hanno schierata solo a Indy, affidandola al veterano Juan Pablo Montoya.
IndyCar, XPEL 375: la prima di O’Ward