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IndyCar, XPEL 375: la prima di O’Ward

Era solo questione di tempo, prima che Patricio O’Ward arrivasse in Victory Lane. Alla fine, il messicano di casa Schmidt McLaren rompe il ghiaccio alla XPEL 375, seconda gara IndyCar al Texas Motor Speedway. “Pato” ci riesce grazie ad un mix perfetto di velocità e aggressività, cosa che gli permette di bruciare Josef Newgarden all’ultimo restart. O’Ward è il primo messicano a vincere nella serie dal 2004, quando il leggendario Adrian Fernandez trionfò a Fontana. In grande spolvero Josef Newgarden e Graham Rahal, i quali strappano il podio ad uno Scott Dixon meno incisivo rispetto alla gara del sabato (che ha dominato). Colton Herta, Simon Pagenaud, Alex Palou, Scott McLaughlin, Rinus VeeKay e Ryan Hunter-Reay completano la top ten.

La vittoria in Texas varrà ad O’Ward un test in F1, come promesso da Zak Brown.

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IndyCar: cosa succede nella XPEL 375?

La gara parte subito con il botto. Come vuole la tradizione della nuova IndyCar, un contatto multiplo neutralizza la corsa prima ancora che cominci. Pietro Fittipaldi si fa sorprendere da una partenza lenta di chi lo precede, e tampona involontariamente Sebastien Bourdais. Il francese si gira, innescando una carambola che coinvolge Conor Daly, Tony Kanaan, Ed Jones, Dalton Kellett e Alexander Rossi. Di questi solo il brasiliano di Ganassi riesce a proseguire, gli altri sono out.

Dixon detta il passo nelle fasi iniziali, ma non appare invincibile come nella gara del sabato, anzi. Graham Rahal riesce a sfilarlo al giro 148, salvo poi rallentare per gestire il consumo. Al giro 186 entrambi si fermano ai box, ma Newgarden rimane in pista tre giri in più e li beffa entrambi. Ma la gioia di Josef dura poco, perché Pato lo svernicia al giro 225, prendendosi la prima posizione di forza. Decisiva per questa mossa è la caution del giro 196, causata dalla perdita di una ruota da parte di Felix Rosenqvist. Questa bandiera gialla, l’ultima della giornata, consente al pilota Schmidt McLaren di azzerare il gap da Newgarden. Ultimo colpo di scena di una gara non troppo spettacolare viene da Will Power, che perde una sicura top five accarezzando il muretto esterno. L’australiano nel restart viene spinto sulla linea esterna, dove c’è il traction compound, con zero grip a disposizione. L’alfiere Penske taglia il traguardo in 13esima posizione, dopo essere stato per lungo tempo in lizza per il podio.


Classifica di gara