Che il Manchester United allenato da Rangnick sia una squadra in difficoltà è un qualcosa di noto. Ma da qui a dire che è in crisi a causa di errori tecnici o semplicemente comportamentali rende il tutto più clamoroso. I Red Devils infatti non possono stare tranquilli nemmeno un minuto: prima l’arresto di Greenwood per molestie, poi i mal di pancia di Cristiano Ronaldo, lo “scontro” Cavani-tifosi, ed infine il caso Lingard. Un caso certamente meno mediatico ma comunque destabilizzante per l’ambiente di Manchester. Il calciatore, che l’anno scorso con il West Ham era finalmente rinato dopo anni bui, è stato escluso dalla gara di Middlesbrough di Fa Cup per motivi personali. Tuttavia, la scelta di Rangnick in realtà nasconde cose ben più grosse.
Manchester United: perchè Rangnick ha escluso Lingard?
Motivazioni personali sono dunque alla base dell’esclusione di Lingard. Il centrocampista lo ha ribadito anche su Twitter sollevando un polverone perchè la comunicazione via social non è del tutto gradita a Rangnick. Pertanto quest’ultimo, in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Burnley, ha confermato di essere un allenatore all’antica e di preferire il contatto umano e non digitale. Ma alla base della “cacciata” di Lingard ci sarebbe un suo malcontento nato dopo non essere stato ceduto a gennaio come il collega Martial, anche lui entrato in rotta di collisione con il severo tecnico ad interim noto per la sua scrupolisità dentro e fuori dal terreno di gioco.
Manchester United, Rangnick: “Preferisco comunicare di persona”
“È sempre meglio comunicare di persona”, ha detto Rangnick. “Non leggo o comunico mai tramite account di social media, non esisto nemmeno lì, a dire il vero, non avrei il tempo di farlo.
“Quindi è sempre meglio comunicare di persona. Comunico sempre direttamente con i giocatori, come ho fatto con Anthony Martial e con Jesse. Ma forse sono di una generazione diversa. La mia generazione non è mai cresciuta con questo genere di cose“.
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