La 24h moto di Le Mans edizione 2022 è andata in archivio, replicando il risultato finale del 2021. La squadra Suzuki SERT Yoshimura è implacabile, conquistando il gradino più alto del podio per il secondo anno di fila. Nonostante qualche problemino di troppo, e una concorrenza più agguerrita, il trio composto da Sylvain Guintoli, Xavier Simeon e Gregg Black sono di nuovo vincitori, battendo Yamaha YART e Honda TSR. La 24 ore è la prova di apertura del Mondiale Endurance FIM, che quest’anno si articola in quattro prove.
24h moto: dov’eravamo rimasti?
Dalla partenza del sabato pomeriggio alla domenica mattina, Suzuki ha dovuto respingere gli attacchi delle rivali. I polesitter Yamaha YART sono rimasti bloccati al via da un problema all’avviatore, lanciandosi in una furiosa rimonta. Ma fin dall’inizio, Karel Hanika, Marvin Fritz e Niccolò Canepa non hanno avuto il passo per primeggiare. Attimi di tensione al via, per una collisione che coinvolge Bradley Smith. Per fortuna, l’inglese ex MotoGP non riporta ferite gravi, ma rimarrà in ospedale per accertamenti. Dopo tre ore, SERT suda freddo, quando Guintoli rimane a secco in mezzo alla pista. Meno male che in quell’occasione la gara è neutralizzata per dell’olio in pista, cosa che consente alla Gixxer di non perdere un giro. Nel corso della sera, BMW Endurance si ritira per un guasto al motore, mentre alla Ducati ERC capita di tutto, tra soste lente, errori di calcolo e una scivolata. Rimane in gara soltanto la Honda TSR, che conta sull’equipaggio top di Mike Di Meglio, Joshua Hook e Gino Rea. Nella domenica è successo di tutto, dalla rottura del selettore del cambio ad un problema allo scarico. La ciliegina sulla torta amara della scuderia nippo francese ce la mette Rea, caduto nel corso delle ore finali. Il team di Masakazu Fuji conclude al terzo posto, dietro a Suzuki SERT e Yamaha YART.
Le Mans moto: all’alba comanda la Suzuki
L’Italia s’è desta in Superstock
La casa di Iwata si consola conquistando il successo nella Superstock. Nella categoria delle moto di serie trionfa una struttura privatissima Team 18 Saupier Pompiers. La piazza d’onore è tutta italiana, grazie agli sforzi del No Limits Team. La scuderia di Moreno Codeluppi prepara la Suzuki GSX-R 1000 che Luca Scassa, Kevin Calia e l’ex del motomondiale Alexis Masbou portano al secondo posto di classe. Prossimo appuntamento è il 5 giugno, con una chicca da far tremare i polsi. Il circuito di Spa Francorchamps riaccoglie le due ruote dopo quasi quarant’anni, con una gara di 24 ore. Sarà la seconda di tre gare lunghe della stagione, con il Bol D’Or a concludere il campionato il 17-18 settembre. In mezzo, il 7 agosto, si va in Giappone, per la celeberrima 8 ore di Suzuka.
Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione