Secondo Valtteri Bottas, il nuovo formato F1 Sprint di questo fine settimana lascerà i team a caccia di dati sui long-run con un tempo di prova limitato a disposizione.
Il nuovo format F1 Sprint
Le squadre avranno a disposizione solo 60 minuti di prove prima delle qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaigian di domenica, a quel punto le auto entreranno in parco chiuso. Una volta bloccato l’assetto, sabato seguirà lo Sprint Shootout, il cui esito determinerà la griglia di partenza della F1 Sprint. Lo Shootout sostituisce quelle che sarebbero state le Prove Libere 2, la sessione durante la quale le squadre avrebbero completato i loro long run per ottenere una migliore lettura dell’usura degli pneumatici per la gara.
Le impressioni di Bottas
Secondo il pilota dell’Alfa Romeo Sauber Valtteri Bottas, i team si affideranno maggiormente alle simulazioni pre-gara. “Credo che si tratti di una combinazione di simulazioni, esperienze raccolte negli anni passati, sensazioni di pancia, calcoli diversi e qualsiasi feedback che possiamo dare come piloti dopo le FP1 in base alle ultime prove che facciamo e ai numeri di usura degli pneumatici che vediamo”, ha spiegato il finlandese. “Poi bisogna fare un piano basato su questi dati e sperare che vada bene”. “Ovviamente, la preparazione è già stata fatta prima del weekend e abbiamo un’idea, ma dobbiamo confermarla nelle prove. “Sicuramente bisogna fare le cose per bene e non è facile”. Il cambiamento di formato, che è stato votato dalla F1 Commission e dal FIA World Motor Sport Council solo martedì, piace a Bottas. “Mi piace il fatto che si entri subito in azione – beh, solo una prova, ma diventa sempre più preziosa”, ha detto. “Ogni giorno ha una sessione che conta davvero e il sabato è, sì, un giorno vero e proprio. “È sicuramente più impegnativo dal punto di vista mentale e forse anche da quello fisico, perché è necessario essere attivi per l’intero fine settimana. “Non si può prendere il venerdì come un normale giorno di allenamento, ma credo che sia positivo”.