Tra lo “scopone mondiale” con protagonisti Bearzot e Pertini, e l’urlo di Marco Tardelli in finale contro la Germania, sono veramente tante le memorie legate a quel Mondiale di Spagna ’82, in cui la nostra Nazionale sali’ sul tetto del mondo per la terza volta.
Accanto ai primi elencati pocanzi, uno dei ricordi migliori che si possano legare al campionato del mondo ispanico è certamente la nascita, anzi la conferma definitiva di un grandissimo attaccante, uno dei più grandi della nostra Nazionale: Paolo Rossi.
Oggi Pablito, soprannominato cosi dopo lo straordinario Mondiale spagnolo, compie 63 anni!
Biografia
Paolo Rossi nasce nel 1956 a Santa Lucia di Prato. Sin da piccolo presta interesse al mondo del pallone tanto da iscriversi alla scuola calcio locale, prima di fare il grande salto entrando nelle giovanili della Juventus. L’esperienza del giovane Paolo prosegue con il Como (in prestito) e soprattutto a Vicenza con i Lanerossi.
Nella stagione 76-77 trascina la squadra veneta fino alla Serie A, regalando grandissime prestazioni condite da 24 goal (le reti gli permisero di vincere la classifica dei marcatori della Serie B). Un risultato cosi importante non potette non convincere Enzo Bearzot a dare fiducia a quel ragazzo, dotato di un fiuto del goal fuori dalla norma. Il Ct della Nazionale infatti convocò il giovane Rossi al Mondiale del 1978, poi vinto dalla Argentina di Kempes e Menotti.
Lo scandalo scommesse e il Mondiale ‘82
Nel 1980 Paolo Rossi, tre anni dopo l’impresa con i Lanerossi, viene coinvolto nell’inchiesta calcioscommesse, nota anche come Totonero; una macchia che si rivelerà deleteria per l’attaccante. Nonostante tutto però l’innocenza di Rossi veniva sbandierata a gran voce dall’opinione pubblica e da lui, Bearzot: proprio il tecnico decise di convocarlo per il secondo mondiale successivo in Spagna.
La storia poi darà ragione al Ct, ma agli inizi le polemiche derivate dalla convocazione di un calciatore reduce da due anni si squalifica non furono poche. Non a caso la pressione agli inizi di Spagna 82’ si rivelò atroce: Rossi non riusciva ad espletare al meglio le proprie capacità, come del resto tutta la Nazionale.
Nelle fasi finali del torneo avvenne però la svolta che noi italiani ricordiamo con affetto: 3 reti rifilate al grandissimo Brasile di Zico e Falcao, una doppietta in semifinale alla Polonia, e soprattutto, la rete che apri’ le marcature contro la Germania nella storica notte di Madrid dell’ 11 Luglio.
Dopo il Mondiale: Pallone d’oro e le vittorie con la Juventus
Dopo la vittoria del Campionato del Mondo (in cui Rossi vinse la classifica dei marcatori con 6 reti battendo Rummenigge) e il conseguente Pallone d’oro (il secondo a riceverlo dopo Gianni Rivera), Pablito con la maglia bianconera della Juventus si porta a casa una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa Intercontinentale. Poi passa al Milan e in al Verona. Qui chiude la carriera a soli 31 anni a causa del fatto che il suo fisico in carriera ha dovuto subire molti infortuni.