Maratona? Si corre anche in cortile

L'impresa di un runner aquilano durante l'emergenza coronavirus

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La maratona di Roma è stata cancellata? Non importa, la corro in giardino. E’ più o meno questo ciò che deve aver pensato Fabio Iuliano, insegnante, giornalista e runner aquilano quando ha deciso che avrebbe percorso l’intero chilometraggio, correndo nel cortile intorno alla sua abitazione.

L’emergenza coronavirus ha colpito tutte le attività. Le ultime restrizioni, in particolare, hanno costretto gli sportivi di tutta Italia a rinunciare perfino alla corsetta nei parchi o nelle strade del proprio quartiere. E quindi, che fare? Qualcuno si è ingegnato con esercizi casalinghi, rimediando con attrezzi fatti in casa. Qualcuno si è affidato ai tutorial su youtube, qualcuno ha rinunciato del tutto.

Tranne lui che, armato di GPS e contapassi ha voluto mantenere alto il livello dei suoi allenamenti. Ha compiuto ben 600 giri di cortile che gli sono valsi 57 mila passi. Non solo, la tecnologia gli ha consentito di verificare esattamente il percorso certificando la copertura di 42 chilometri e 210 metri. 15 metri in più del normale percorso di una maratona ( 42,195 km). Il tempo… bhè… lui stesso lo ha definito “indecoroso” 5 ore e 52 minuti che sono decisamente lontani dalle migliori performance. Una media di 8,21km all’ora.

Certamente giustificabile da un percorso psicologicamente faticoso, pensate a dover contare 600 passaggi davanti la porta della vostra casa! Una maratona sia per il fisico che per la mente. Un circuito lungo più o meno 70 metri da coprire una volta, due, dieci, cento seicento volte.

Prima della partenza Iuliano aveva dichiarato: “ Prendo la corsa come filosofia e non come risultato, qui nel cortile di casa il tempo passerà come deve passare, senza stress”. Ed infatti non si è lasciato spaventare, lui che ha già corso la maratona di New York nel 2019, la maratona di Roma nel 2016 e anche i 100km del Passatore, una classica per i lungo fondisti.

Un ‘idea, la sua, nata dopo aver visto farlo ad un altro atleta. Un cinese della città di Wuhan, dove tutta l’emergenza legata al coronavirus è iniziata. Intervistato dall’Ansa ha infatti raccontato: “ Quando ho visto il cinese di Wuhan che lo faceva, mi sono detto: questa cosa ha un senso vero, quindi va rifatta“.

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Non è mancato anche il tono spiritoso nelle sue parole quando simpaticamente ha detto: “ Al ventisettesimo chilometro ho incontrato il muro e ho rallentato ma intanto guardavo la porta di casa e mi facevo: avanti un altro. Di giro, ovviamente”.

Il suo prossimo obiettivo? Sarebbe la maratona di Berlino che si dovrebbe correre alla fine dell’estate. Il dubbio rimane sapere quando sarà possibile uscire da questo incubo e tornare a frequentare parchi e strade. Lui intanto il m odo di tenersi allenato lo ha trovato!

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