Finisce una tradizione al Tour de France. Ma è un cambiamento visto con favore. Mette fine alla vetrina della cerimonia di premiazione in cui le “ragazze da podio”, due hostess, facevano bella mostra porgendo fiori e baci ai primi tre ciclisti della gara. lo ha annunciato l’organizzazione, specificando che dal 2020 questa usanza sarà sostituita dalla presenza di un rappresentante locale, una hostess e uno steward.
Una procedura, quella di avere le ragazze sul podio, ritenuta sessista e oggetto di più di una petizione che ne chiedeva l’abolizione. Ma l’ASO, l’Amaury Sport Organization, organizzatore di molti eventi sportivi tra cui anche la Liegi – Bastogne – Liegi, era riuscito fino ad oggi a glissare sull’argomento resistendo agli appelli. Fino ad oggi, con la decisione di chiudere con questa tradizione. Atto che ha trovato il favore di molti appassionati e degli stessi ciclisti. A riguardo il corridore australiano Maeve Plouffe avrebbe parlato di situazione anacronistica e suggerito una più simpatica e stimolante consegna dei premi da parte di bambini.
Non solo Tour de France
Una decisione non isolata che segue quella del 2017 del Tour Down Under e del 2018 quando la FIA ha deciso di non prevedere le “ragazze griglia” prima della partenza delle gare di Formula 1 interpretando la presenza femminile non più in linea con l’attuale visione della disciplina.
Le ragazze del podio che erano parte integrante del cerimoniale di premiazione rappresentavano una vecchia tradizione. Un’usanza che però mostra il genere femminile ancora una volta come oggetto, sottovalutandone e sminuendone la figura. Non sono mancate nel tempo anche affermazioni piuttosto pesanti come quella del corridore Jan Bakelants nel 2017. Intervistato dal quotidiano belga Heet Laaste Nieuws che gli chiese quanto fosse duro non fare sesso per la durata del Tour, rispose tra le altre cose ” Ci sono anche le miss del podio”. Affermazione che scatenò polemiche tanto da indurre la squadra a fare pubbliche scuse e pretendere altrettanto dal corridore.
La corridrice di mountain bike Kate Courtney, intervenuta sull’argomento ha dichiarato: “Questo è un ottimo primo passo, ma non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui anche le donne avranno la possibilità di guadagnare il loro posto sul podio del Tour de France”.
Non siamo in grado di di dire se possa essere arrivato il momento di veder correre insieme uomini e donne. O se questo sia opportuno o meno. Ciò che però conforta è la strada intrapresa. Pur vivendo in un’epoca ultra moderna sono ancora molte le discriminazioni di genere e la considerazione che la donna sia qualcosa di bello da mostrare. Ed è importante che sia anche lo sport a dare questi segnali positivi