Benvenuti all’anteprima della Dakar edizione 2021, che per il secondo anno di fila avrà come teatro l’Arabia Saudita. Il prossimo 2 gennaio, oltre 500 concorrenti di varie classi si sfideranno nella corsa più difficile e avventurosa del mondo, su un percorso che supera i 7000 Km. I vincitori riceveranno le proprie corone, ma anche chi è sconfitto merita menzione, avendo comunque raggiunto il traguardo.
Ma veniamo a noi, e vediamo quali sono gli spunti d’interesse di questa competizione da mille e una notte.
Dakar 2021: anteprima percorso e novità
Per quest’anno, la Dakar conferma la presenza nella sola Arabia Saudita, dopo aver cercato inutilmente un nuovo sbocco. Jeddah sarà la partenza e l’arrivo della gara, che vedrà gli equipaggi percorrere 7646 Km, di cui 4767 di prova speciale. Si vedrà di tutto: dai tracciati veloci agli incroci, alla sabbia, alle dune del maestoso deserto del Rub’ al-Khālī.
Come si articolano le tappe
Ritorna il prologo dopo un anno di assenza. Da Jeddah abbiamo una speciale di 11 Km, la quale decreterà l’ordine di partenza per ciascuna classe. Si comincia con la prima tappa del 3 gennaio, con 277 Km di speciale. Tra rocce da evitare e tracciati che s’incrociano, i concorrenti avranno il loro bel da fare, specie sul lato navigazione.
La seconda tappa introdurrà le dune, da sempre croce e delizia della Dakar. La terza tappa è quella che entra nel Grande Vuoto, ossia il deserto, con prove piuttosto veloci e selettive. Il giorno della Befana vede una quarta tappa che porterà a Riyadh, la capitale nazionale. 337 Km da non prendere alla leggera. Ritornano le dune nella quinta tappa, per poi finire nella sesta, l’ultima prima della giornata di riposo, prevista il 9 gennaio a Ha’il.
Il 10 gennaio si riprende con la settima tappa, l’unica Marathon di quest’anno. Una speciale dura, con dune toste e 100 Km da fare in velocità. E senza poter usufruire dell’assistenza. La Marathon si conclude con l’ottava tappa, con ben 375 Km di speciale sul groppone.
La nona tappa scatta dall’incantevole scenario del Mar Rosso, per poi tuffarsi in un sabbione insidioso. Le vallate della decima tappa precedono l’undicesima, che ha la speciale più lunga di tutte, ben 511 Km. Un bell’impegno prima della tappa finale, la 12esima, che riporterà tutti a Jeddah.
Clicca qui per il percorso in dettaglio.
La questione Covid
Come tutto il mondo dello sport, anche la Dakar deve fare i conti con il coronavirus. Per l’edizione 2021 l’organizzazione ha adottato misure rigidissime, volte a costruire e mantenere l’ormai sacrosanta “bolla”. Tuttavia, nei giorni scorsi, la situazione è peggiorata. L’isteria politico-mediatica sulla “variante inglese” ha spinto il governo saudita a chiudere le frontiere. La Dakar è stata ad un passo dalla cancellazione, per la prima volta dopo il 2008.
Fortunatamente, l’ASO ha superato questo ostacolo, organizzando una serie di voli charter per portare i concorrenti in sicurezza. I controlli saranno stringenti: ogni partecipante dovrà risultare negativo ad un tampone molecolare, risalente a non più di 72 ore prima. Mascherine e disinfettanti a manetta, e via così. Sperando di non avere casi di positività.
Per il resto, la Dakar cambia poco rispetto al 2020. Uniche novità riguardano i road book, che verranno consegnati la mattina della tappa e non la sera prima, e l’obbligo d’indossare gli airbag per i motociclisti.
Anteprima: chi partecipa alla Dakar 2021?
E veniamo al nocciolo della questione, ovvero i partecipanti. La classe auto ripropone il duello tra Mini e Toyota, con la Prodrive a fare da outsider. Che poi outsider non vuole essere, visto che hanno detto fin da subito che vogliono vincere!
La X-Raid punta sulla continuità, tecnica e umana. Il buggy di derivazione Countryman ha la trazione posteriore, e l’inossidabile 6 cilindri diesel che la scuderia si Sven Qvandt impiega ormai da più di un decennio. Carlos Sainz punta a ripetere il successo del 2020, con Stephane Peterhansel a fare da compagno di squadra. Che si sa, è il primo rivale…
Toyota propone la ricetta classica dell’Hilux elaborato dalla filiale sudafricana, con V8 aspirato e quattro ruote motrici. Una combinazione classica, che però ha permesso a Nasser Al Attiyah di giocarsela alla pari con il buggy Mini. Il qatariota sarà il leader della squadra, grazie alla sua abilità nel deserto. Ginel De Villers e Bernhard Ten Brinke non sono da sottovalutare, così come l’idolo di casa Yazeed Al Rajihi, andato forte lo scorso anno.
C’è tanta curiosità sul debutto di Prodrive, al debutto nei raid dopo anni di militanza nel WRC. Il prototipo, disegnato dall’ex designer Jaguar Ian Callum, è meccanicamente simile alla Toyota, con quattro ruote motrici. Scelta curiosa quella del V6 biturbo a benzina, un Ecoboost di produzione Ford. Sebastien Loeb ritorna dopo un anno di stop, e punta direttamente al primo posto. Idem Nani Roma, finalmente al volante di una vettura top.
Classe moto: Brabec contro tutti
Nella classe moto il pilota da battere è Ricky Brabec. Lo statunitense di casa Honda ha interrotto lo scorso anno il dominio della KTM, che durava da ben 18 anni. La squadra dell’Ala Dorata non cambia rispetto al 2020: Brabec sarà affiancato da Joan Barreda, catalano velocissimo ma a secco di vittorie, e l’argentino Kevin Benavides.
Un altro Benavides, Luciano, è membro del poker con cui KTM spera di fare la mossa vincente. Toby Price e Sam Sunderland sperano di lasciarsi si guai alle spalle, e di ritornare in alto. Matthias Walkner è ancora alla caccia di un successo che lo consacrerebbe nell’Olimpo dei grandi.
Andrew Short approda in Yamaha, dopo due anni di militanza in Husqvarna. Lo statunitense ex stella del supercross accompagna il francese Adrien Van Beveren nello sforzo della casa sei tre diapason, finora infruttuoso. Xavier De Soultrait prende il posto di Short alla “Husky”, al fianco del riconfermato Pablo Quintanilla.
Rui Goncalves, ex veterano del mondiale motocross ed endurista di lungo corso, debutta alla Dakar con l’unica Sherco ufficiale. Unica moto anche per la Gas Gas, affidata alla regina del deserto Laia Sanz.
Al via anche nove piloti italiani, tra vecchie e giovani leve. Il più quotato della pattuglia tricolore è Franco Picco, 65 anni e 28 partecipazioni alle spalle.
Le altre classi
La classe quad perde il suo re Ignacio Casale (passato ai camion) ma recupera un altro sovrano della categoria del calibro di Nicolas Cavigliasso. L’argentino trova il francese Alexandre Giroud, l’americano Pablo Copetti ed il cileno Giovanni Enrico come principali avversari.
I camion aprono la loro competizione con un colpo di scena. Eduard Nikolaev, deluso per le mancate prestazioni degli anni passati, appende il caso al chiodo, e assume la direzione dello squadrone Kamaz al posto di Vladimir Chagin. Andrei Karginov, campione nel 2014 e nel 2015, è il nuovo leader del team, che vede Ayrat Mardeev, DimitrY Sotnikov e Anton Shibalov confermati. La minaccia più grande arriva dal bielorusso Siahrei Viazovich, velocissimo l’anno scorso con il MAZ. Martin Van Den Brink ritorna con il suo Renault, senza il figlio Mitchell alle note, essendo al volante di un altro camion.
Novità è la classe Light Protorype, categoria riservata agli UTV modificati. L’ex WRC Kris Meeke farà parte di questa categoria, dove se la vedrà con piloti più navigati del calibro della “pantera rosa” italo francese Camelia Liparoti. Infinel debutta per quest’anno la categoria Classic, riservata alle vetture “d’epoca”. Gli iscritti sono 26, tra cui i nostri Luciano Carcheri e Roberto Camporese.
Anteprima Dakar 2021, come seguirla in TV
Come da tradizione, Eurosport trasmetterà degli speciali sulle tappe della giornata, aggiornando gli spettatori su risultati e classifiche. Il canale tematico è disponibile sulla piattaforma Sky, su DAZN e su DPlay Plus, che da gennaio diventa Discovery Plus.
Anche la Rai trasmetterà degli speciali sulla Dakar. Rai 4 e Rai Sport faranno vedere i momenti salienti per ogni tappa. Puntate speciali anche su Red Bull TV, gratis ma in inglese, così come sul canale Youtube ufficiale, con le sintesi in varie lingue (ma non in italiano). Ce n’è per tutti i gusti!
Anche noi, seguiremo le tappe della Dakar 2021, perciò continuate a seguirci!