Non bastava la pandemia e le ristrettezze economiche, ora ci si mette anche un incendio a mettere i bastoni tra le ruote al circuito di Termas de Rio Hondo. Il tracciato che ospita il GP d’Argentina della MotoGP ha subito seri danni, a causa delle fiamme divampate nella giornata di ieri, per cause non ancora del tutto accertate. Questo mette in serio dubbio lo svolgimento del GP, già rimandato da aprile a novembre a causa delle restrizioni legate al covid. Questa proprio non ci voleva!
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Incendio Termas de Rio Hondo, quanto sono estesi i danni?
In base alle ricostruzioni, possibili grazie alle immagini fornite, l’incendio avrebbe distrutto l’intera zona dei box, l’area del paddock e la zona VIP. Insomma, tutte le infrastrutture interne all’impianto, complementari alla pista vera e propria, sono andati in fumo. E’ bruciata persino un’auto, ma fortunatamente era vuota. E qui passiamo a quella che è l’unica buona notizia di questo evento, e cioè che non risultano decessi né feriti. Ma resta il fatto che i danni riportati alle infrastrutture sono ingenti.
Il GP d’Argentina è in forse
L’incendio è una brutta tegola per il Gp d’Argentina, che a questo punto è a forte rischio. L’ultima bozza del calendario aveva fatto slittare la prova di Termas a fine stagione, assieme al GP di Austin geli Stati Uniti. La motivazione è legata alla pandemia, che almeno per adesso non ci vuole mollare. Comunque, nessuna delle due prove ha subito la mannaia della cancellazione, e la Dorna vuole provare a recuperarle a novembre. Ma per ricostruire le infrastrutture di Termas ci vorranno mesi, e chissà se si farà in tempo per ospitare il GP. Senza contare che il Paese sta affrontando una difficile situazione economica, che l’ha spinto a dichiarare default per la nona volta nella sua storia. L’aspetto positivo è che il circuito è coperto da un’assicurazione, quindi i danni sono coperti. Almeno quello.
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