Il Var ha cambiato il modo di giocare a calcio, ma le novità e le proposte non finiranno di certo. Una di queste arriva da uno dei calciatori più eleganti di sempre, Marco Van Basten. In un’intervista a Sky Sport, l’ex stella del Milan, campione europeo del 1988, ha spiegato la sua posizione riguardo varie componenti del calcio attuale, tra cui il fuorigioco, che secondo lui dovrebbero essere abolite.
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Cosa ha detto Marco Van Basten?
Il Cigno di Utrecht non è nuovo a dichiarazioni sportive condite da un ferreo utopismo. Il calcio, secondo l’olandese, deve essere al passo con i tempi e mutare il suo approccio attuale. “Il calcio è un gioco fantastico, ma penso che possiamo fare ancora molto per migliorarlo. Per renderlo più spettacolare, più interessante, più eccitante. Dobbiamo lavorare in quella direzione”. Aspetto assolutamente da sdradicare? La perdita di tempo. La gente vuole spettacolo e non nuove vedere i propri beniamini sbraitare e perdere secondo preziosi. “La gente non vuole vedere i giocatori che perdono tempo, che ritardano le rimesse laterali e che sprecano minuti stando a terra. Dobbiamo fare qualcosa per evitare questi comportamenti, gli spettatori vogliono azione. Ci sono troppe situazioni dove si sta guardando il nulla, questo non va bene per il gioco”. Una soluzione potrebbe essere il tempo effettivo, con un cronometro che si comporta in modo simile al basket: “Sarebbe una grande cosa per il calcio, dobbiamo solo lavorarci. Rimane sempre un grande sport, ma possiamo migliorare nel renderlo più onesto e corretto”.
Van Basten: “Aboliamo il fuorigioco”
Ma la proposta più scioccante di Van Basten è quella relativa all’abolizione del fuorigioco. “Le squadre troverebbero un modo di giocare anche senza il fuorigioco. All’inizio le difese potrebbero arretrare per la paura di trovarsi degli avversari dietro di loro. Ma cambierebbe il modo di interpretare la fase difensiva. “Non è che a quel punto i difensori si dovranno ridurre a chiudersi nella loro area: il portiere non capirebbe nulla. Non sarebbe la soluzione”. Anzi, proprio la necessità del portiere di avere spazio per vedere farebbe tenere comunque alta la linea dei difensori: “Rendendo il tutto più interessante. Se gli attaccanti potessero muoversi anche oltre la linea dei difensori, assisteremmo a molti più gol, rendendo molto più difficile il compito delle difese“.