La Ducati Desmosedici GP21 sta per terminare il suo compito di moto “factory”, e lascerà presto spazio alla GP22. Il modello attuale non andrà in pensione (sarà la moto standard per i team indipendenti) e funge anche da “laboratorio”. A Jerez, nel corso dei test, il team ufficiale di Pecco Bagnaia e Jack Miller ha provato alcune soluzioni che hanno suscitato l’interesse di tutti. Cosa bolle nel pentolone di Gigi Dall’Igna? Lo scopriremo in questo articolo.
Cos’ha provato Ducati per la GP22?
Premettiamo che un modello completo della moto nuova non esiste ancora: tutte le soluzioni nuove sono state provate sulle GP21 “laboratorio” di cui abbiamo parlato prima. La prima cosa che salta all’occhio è la carena. Sotto la livrea nera tipica dei test si nasconde un nuovo pacchetto aerodinamico, alla ricerca di quel briciolo di downforce in più che sta facendo la differenza anche in MotoGP. Ma non sembra convincere appieno Bagnaia, che ha parlato di più grip in curva ma di meno velocità in rettilineo (come se non ne avesse abbastanza!). Comunque, non si tratta di un kit definitivo: probabilmente, non vedremo la “veste” ufficiale prima dei test di febbraio in Malesia. Altra novità visibile è lo scarico, che nella zona laterale presenta un collettore lunghissimo. Questo lascia intuire che qualcosa è cambiato anche a livello di motore, come dimostra il diverso disegno della presa dell’airbox “stile Yamaha”. Ma a cosa serve uno scarico così diverso? Ducati vuole dare più coppia ai piloti ai regimi medi, in modo da migliorare l’accelerazione in uscita dalle curve senza sacrificare la potenza massima. Più che una modifica, è un affinamento di quello che è il reale punto di forza della Desmosedici.
Buona la prima?
I risultati in pista sono già incoraggianti: Bagnaia ha concluso la seconda giornata in prima posizione, segnando il tempo più veloce di tutta la sessione (con la gomma media al posteriore, tra l’altro). Il torinese, vice campione del mondo 2021, sarà il rider numero uno di una formazione che sarà addirittura ad otto punte. Le GP22 in pista saranno cinque: le due factory, le due di Pramac e la VR46 di Luca Marini (sponsor permettendo). Le due di Gresini e la VR46 di Marco Bezzecchi saranno delle GP21, una moto che ha mostrato grandi capacità nella stagione appena terminata.
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