La NASCAR vuole diventare sempre più aperta e inclusiva (si può dire progressista?), e non manca di strizzare l’occhio all’universo femminile. E in questa ottica si colloca il progetto “Accelerate Her”, promossa dalla Busch Light. Nelle scorse ore la nota marca di birra ha anticipato questa sua iniziativa, riservata esclusivamente alle donne pilota. I dettagli di questa operazione saranno noti questo fine settimana, in occasione della Daytona 500.
Cos’è Accelerate Her, l’iniziativa della Busch Light?
In attesa di dettagli più specifici, possiamo dire che questo programma altri non è che una proposta di sponsorizzazione riservata alle ragazze che scendono in pista. Tutte le drivers che hanno più di 21 anni possono far parte del programma, che comprende un “tesoretto” di dieci milioni di dollari da investire nella loro attività preferita, con un accordo triennale. Non è ancora chiaro il criterio con cui vengono scelte, ma si sa che non importa avere esperienza o meno: chiunque bazzichi l’ambiente può entrare potenzialmente nel giro. Il programma prevede, oltre ai dollaroni, anche una certa esposizione mediatica. Le ladies diventeranno delle testimonial a tutti gli effetti, partecipando ad iniziative pubblicitarie. È previsto anche un programma di allenamento, cosa che fa assomigliare questo programma ad altri come il celeberrimo Red Bull Junior Team, riservato alla Formula 1.
Le prime “iscritte”
In occasione di questo pseudo-lancio, la Busch Light ha annunciato il nome delle prime driver che aderiranno all’Accelerate Her. Le “iscritte” al programma sono sette, di provenienza mista. La veterana del gruppo è Jennifer Jo Cobb, la cui esperienza al volante sfiora i trent’anni. Originaria del Kansas, la Cobb possiede un proprio team nella Truck Series (che gestisce assieme al marito, che fa il meccanico), e spesso ha dovuto lottare con un budget limitato. Natalie Decker è più giovane della Cobb, ma anche lei ha una certa esperienza nella Truck e nella serie XFinity, anche se saltuaria. La Decker viene da un periodo non facile, tra pessimi risultati e problemi di salute. Toni Breidinger, di lontane origini arabe, corre quest’anno nella ARCA nazionale, assieme ad Amber Baclean, di nazionalità canadese. Brittney Zamora ha alle spalle delle gare nelle serie ARCA regionali, così come Stephanie Moyer, mentre Melissa Fifield proviene dal variopinto mondo delle Modified Tour (che ha lanciato la carriera di Ryan Preece). Il programma completo sarà svelato in uno spot in occasione della Daytona 500, questo fine settimana.
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