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Adelaide Street Circuit: il requiem può attendere (o quasi)

Vi raccontavamo, lo scorso aprile, che l’Adelaide Street Circuit sembrava destinato ad essere consegnato alla storia. Il comune della città del South Australia aveva contattato una casa d’aste per mettere in vendita le tribune temporanee. Ma nei giorni scorsi, la situazione è cambiata: dopo un consiglio comunale travagliato, l’ex sede del GP d’Australia è stata salvata in corner. Ma non è tutto rose e fiori. Vi raccontiamo qui tutta la storia.


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Adelaide Street Circuit: salvato dalla politica?

Nei giorni scorsi, il consiglio comunale si è riunito per decidere della proposta “Reimagining Victoria Park”, presentata dal professor Doug McEvoy. Questi sosteneva che, per combattere il surriscaldamento provocato dal cambiamento climatico, una buona idea fosse aumentare la zona alberata di Victoria Park, eliminando quanta più superficie dura possibile. Il progetto relativo prevedeva lo smantellamento di gran parte del circuito di Adelaide, che quest’anno è rimasto fuori dal calendario della Supercars Series. Alla proposta di McEvoy si è opposto il consigliere Greg Mackie, che insieme al collega Alexander Hyde, ha presentato un’alternativa. Pur appoggiando l’estensione della zona verde, il duo proponeva di preservare il tracciato in formato ridotto, salvando zone come la chicane Senna. Secondo Mackie, il circuito di Adelaide è un patrimonio dell’omonima città. Per addolcire la pillola, Mackie aveva paventato un possibile accordo per ospitare la Formula E.

Politici ignoranti

Le mozioni sono passate ai voti. La proposta di McEvoy è stata approvata all’unanimità, mentre quella di Mackie e di Hyde è passata per un soffio, per un solo voto a favore. L’Adelaide Street Circuit è dunque salvo, ma le nuovi disposizioni lo ridimensioneranno. Un sospiro di sollievo? Si e no. Da un lato, un impianto storico del motorsport continuerà a vivere, ma per quanto tempo ancora? Quello che emerge dalle parole dei politici locali è un misto tra disinteresse e ignoranza, che spaventa non poco. Kieran Snape, consigliere che ha votato a favore di entrambe le mozioni, ha detto di aver approvato “a malincuore” la prima ma di essere d’accordo sul rimuovere quanto più asfalto possibile. Decisamente più preoccupante la posizione di Anne Moran, la quale ha votato contro la proposta di Meckie e Hyde. “Così facendo vorrei rimuovere definitivamente il pericolo di portare gare di auto viste in passato“, ha detto la consigliera. “Non c’è alcuna ragione per elencare come patrimonio qualsiasi parte della pista. Questo vuol dire assecondare i fanatici del petrolio“. Qualcuno spieghi a Mrs. Moran che la Supercars adotta bioetanolo da quasi un decennio (idem NASCAR, IndyCar, turismo e a breve anche la F1), e che il fanatismo da petrolio è frutto della sua fervida immaginazione.