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Alex Schwazer, 35 anni e una speranza

Buon compleanno ad Alex Schwazer. Il marciatore altoatesino, campione olimpico nel 2008 a Pechino ed ora in attesa di un miracolo è nato il 26 dicembre del 1984. Di pochi giorni fa la notizia del rigetto della sua richiesta di sospensione della squalifica. Non potrà quindi partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokio 2020.

Tokio 2020 stop ad Alex Schwazer

Ma oggi è il suo compleanno e raccontiamo la storia, da quando era un ragazzo quindicenne alle prese con la pista di atletica, quella del mezzofondo. La marcia però arriva quasi subito e nasce un amore che lo condurrà a grandi soddisfazioni. A seguirlo due protagonisti della specialità. Prima Maurizio Damilano e poi Michele Didoni lo indirizzano verso la lunga distanza, quei 50 km che dalla vittoria ai Campionati Italiani del 2005, lo porteranno al bronzo mondiale dello stesso anno e all’oro olimpico del 2008. In quella gara Alex Schwazer stabilì anche un nuovo record marciando per 3h37’09”.

Vinse la medaglia d’oro per la 20 km agli Europei di Barcellona nel 2010, ma non sul campo, dove si piazzò secondo, bensì solo dopo 4 anni e a seguito della squalifica commutata la suo avversario Emeljanov a cui furono contestate delle irregolarità.

Irregolarità che sono poi state il probelma dello stesso marciatore azzurro trovato positivo ad un controllo antidoping ai primi del 2012. Proprio mentre stava arrivando al top della preparazione in vista dell’appuntamento più importante per la carriera di un atleta. Non solo, Alex era anche un Carabiniere dovette perciò recarsi in caserma e riconsegnare tesserino e pistola.

Inizia un lungo calvario che trova un primo passaggio nella condanna e nella squalifica per 3 anni e 6 mesi. Avrebbe potuto riprendere le gare solo da maggio 2016 ma comunque in tempo per cercare di aggiudicarsi un pass per i Giochi Olimpici di Rio De Janeiro.

A ridosso della partenza per la nuova avventura olimpica nel 2016 arriva però la mazzata. Il 21 giugno si diffonde la notizia di una nuova positività al doping riscontrata in un controllo effettuato a sorpresa il 1 gennaio dello stesso anno. L’atleta ed il suo staff organizzano una conferenza in cui annunciano di ritenersi vittime di una manipolazione delle provette contenenti le urine prelevate. Il respingimento del ricorso da parte del tribunale vale la conferma di 8 anni di squalifica. Niente più competizioni fino al 2024.

Vita Privata

Con lo scandalo doping viene prepotentemente a galla anche la sua vita privata, che quindi tanto privata non è più. Le cronache infatti portano alla ribalta il suo legame con la pattinatrice azzurra Caroline Kostner che verrà anche accusata di favoreggiamento nella prima vicenda doping, nella quale rimedia pure una squalifica. Un legame che non sopravvive alle chiacchere e che si chiude proprio a causa della vicenda. Alex Schwazer incontrerà più avanti la donna che ha sposato a settembre di quest’anno e dalla quale già nel 2017 aveva avuto una figlia.

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Saranno loro a festeggiare con affetto il campione azzurro, che compie gli anni oggi, proprio a ridosso della notizia con la quale gli viene negata la sospensiva della squalifica negandogli la possibilità di partecipare a Tokio 2020.