Il due volte iridato Fernando Alonso sarà quest’anno il pilota più anziano presente in griglia, ma -Alonso crede che la maggiore esperienza rispetto agli altri colleghi rappresenterà un vantaggio. Lo scorso anno il pilota è tornato in Formula 1 alla guida della Alpine e nel mese di Luglio ha tagliato il traguardo dei 40 anni. Dopo il ritiro di Kimi Raikkonen, il due volte Campione del Mondo Alonso quindi dovrà dimostrare di essere ancora un pilota di alto livello. D’altronde la motivazione è fondamentale per raggiungere grandi risultati on goni ambito lavorativo.
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-Alonso: gli inizi nella F1
Alonso ha debuttato in Formula 1 nel 2001 con la Minardi per poi trascorrere il 2002 come test driver per la Renault e tornare in veste di pilota ufficiale con la squadra transalpina l’anno dopo per poi conquistare il titolo nel 2005 e nel 2006. Gli anni successivi al periodo in Renault sono stati travagliati. Il 2007 in McLaren ha visto Alonso ai ferri corti con Ron Dennis ed il rookie Lewis Hamilton, mentre l’avventura in Ferrari, dal 2010 al 2014 non si è conclusa come sperato con i titoli sfiorati e persi all’ultima gara nel 2010 e nel 2012. Dal 2015 al 2018 Fernando è tornato in McLaren, ma anche in questo caso il rapporto con il team di Woking non ha funzionato, complice una power unit Honda ancora acerba ed un progetto “size zero” che mal si sposava con le esigenze del motore del costruttore Giapponese. Nel 2019 e nel 2020 Alonso ha preso una pausa dalla Formula 1 per sperimentare mondi differenti. Ha corso alla 500 Miglia di Indianapolis, ha partecipato alla Dakar ed ha conquistato la 24 Ore di Le Mans ed il titolo WEC con Toyota.
-Alonso: che cosa ha detto il pilota?
“Credo che la mia età sia un vantaggio” ha dichiarato Fernando ad una specifica domanda rivolta da Motorsport.com. “Quando arrivo in un tracciato ho già il vantaggio di conoscerlo. Nel corso della passata stagione, ed a fine anno tutti hanno provato i nuovi pneumatici da 18’ed io già conosco questo tipo di gomme avendoci corso nel WEC. Il comportamento degli pneumatici è lo stesso, così come il modo di guidare che si differenzia molto da quello richiesto dalle gomme da 13. Tutto ciò che per gli altri è nuovo, per me è un qualcosa che ho già affrontato e per me è un bene”. Alonso si è poi detto consapevole che per continuare a correre ad alti livelli, in una stagione con un calendario record di 23 gare dovrà compiere dei sacrifici.
Alonso è carico per la nuova stagione
“L’unico problema di essere il pilota più anziano in griglia è quello di trovare la motivazione per affrontare una stagione che ti chiederà di stare lontano da casa per 300 giorni. Devi avere un tipo di vita che ti consente di dedicarti completamente a questo sport. Escludendo ciò, credo che tutto il resto sia un vantaggio. Mi trovo in un momento della mia vita dove voglio dedicare tutte le mie attenzioni alla Formula 1 ed è fantastico. Inoltre credo di non avere degli svantaggi da un punto di vista fisico. Le macchine attuali non sono molto esigenti da questo punto di vista. Credo che sarebbe stato più complesso correre a 40 anni con le monoposto dell’epoca 2004-2005”.
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