Non è ancora arrivato in F1 (sta aspettando l’OK della FIA), ma Michael Andretti ha già incassato il supporto dell’Alpine. In occasione della presentazione della A522, il CEO del marchio di Renault Laurent Rossi ha aperto ad una collaborazione con la scuderia americana, nel caso ci fossero le condizioni. Michael Andretti ha presentato alla FIA la domanda d’iscrizione al campionato del mondo con la sua scuderia, l’Andretti Global. La notizia l’ha diffusa il celebre papà Mario Andretti, sul suo profilo Twitter personale.
Michael Andretti non molla: sarà in F1 nel 2024
Alpine disposta a diventare partner di Andretti?
In un incontro con i media, il CEO Rossi ha commentato la notizia aprendo ad una joint venture con i nuovi arrivati. “Siamo sempre contenti quando arrivano nuovi team“, ha detto il manager a RACER. “È un bene per lo sport, e potrebbe esserlo anche per noi. Staremo a vedere“. Alla domanda specifica. Rossi ha detto che Alpine è disponibile a dare una mano al team americano…ma non subito. “Se ce lo chiedono e sono attrezzati e strutturati bene, allora si potrebbe fare“, ha detto Rossi. “Adesso, però, è impossibile. Volevo concentrarmi sul nostro team, per migliorarne le performance. Lo scorso anno erano abbastanza buone, ma non eccezionali, se devo essere onesto. Il mio ruolo è essere razionale su questo punto. Assicuriamoci che la squadra cresca e arrivi dove deve arrivare, se non siamo preparati rischiamo di distrarci. Ci costerebbe molto e non siamo pronti per questo“.
Ma la Mercedes dice no
Se Alpine accoglie a braccia (quasi) aperte Andretti, la Mercedes le chiude la porta in faccia. Interpellato sull’argomento da Auto Motor Und Sport, Toto Wolff ha snobbato la candidatura dell’ex pilota americano: “Dieci squadre sono abbastanza. In questo modo si diluiscono solo le entrate“, ha detto Wolff in parole riportate da Formulapassion. “Quale squadra meriterebbe di partecipare alla massima categoria del motorsport? Penso che se dovesse entrare un costruttore, allora bisognerebbe certamente parlarne. Ma nessun candidato credibile ha ancora bussato alla porta“. Con queste parole, Wolff non nasconde che per la Mercedes è una questione di soldi: con l’aggiunta di un team, la fetta dei diritti TV diminuisce per tutti gli altri. Certo, la Mercedes di soldi ne ha in abbondanza, ma si sa, la grana non basta mai, neanche se sei il team più ricco di questa fase storica.