A Tokio per entrare nella storia. E’ questo il desiderio di Amy Truesdale atleta paralimpica britannica. Pratica la disciplina del para-taekwondo da 23 anni ma non ha mai potuto partecipare alla competizione. Infatti fino ai prossimi Giochi del 2021non era prevista. Farà il suo esordio nell’edizione posticipata a causa dell’emergenza Covid-19, facendo aspettare un anno in più Amy Truesdale. Diventerà la prima donna britannica a partecipare alle Olimpiadi nella specialità.
Infatti, a 31 anni e dopo 23 di allenamenti, l’atleta ha ottenuto la possibilità entrare nella squadra che rappresenterà la Gran Bretagna ai Giochi Paralimpici. Intervistata da BBC Sport lei stessa ha confermato: “È una grande opportunità che dovrei cogliere e probabilmente darmi più credito“. Ha poi aggiunto “Ma le persone che mi conoscono direbbero che questa è una straordinaria opportunità per diventare la prima donna ad andare e, si spera, a fare la storia“.
La Truesdale è nata senza la mano e l’avambraccio sinistri. Ma sin da piccola ha dimostrato di avere talento gareggiando contro rivali normodotati e non sentendosi diversa da loro. Così spiega: ” Non mi sono mai considerata una para-atleta. Nel mio percorso di crescita non mi è mai capitato, infatti, di incontrare nessun altro atleta con una disabilità simile al mio. Ho scelto come disciplina sportiva il taekwondo solo perché mi piaceva“. Si dice molto emozionata ora a pensare che invece esistano molti altri atleti nelle sue stesse condizioni tanto da poter far entrare anche questo tipo di sport nelle paralimpiadi.
Nel frattempo la capacità di praticare un ottimo taekwondo l’ha portata a vincere il Campionato Mondiale nel 2014, ma a gennaio dell’anno successivo la sua carriera sportiva vede una nuova prospettiva. L’ingresso nel programma paralimpico e la possibilità di partecipare al più importante evento sportivo, significa dover dedicare molte più ore all’allenamento. Ora è un’atleta a tempo pieno, sta acquisendo molta più esperienza, sta sviluppando un elevato livello di forma fisica e migliorando la muscolatura.
Di se stessa dice: “Nel praticare le arti marziali, penso di essere diventata una persona paziente. Ho acquisito pazienza e dedizione, quindi aspettare un altro anno prima di poter partecipare ai Giochi Olimpici non sarà la fine del mondo. Quando ho ottenuto la qualificazione ho detto che volevo fare due Giochi. E’ sempre stato nel mio piano pertanto pensare di poter continuare fino a Parigi 2024“.
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Certamente ha provato grande delusione quando ha saputo che le Olimpiadi non si sarebbero più tenute quest’anno: “Tutta la mia attenzione era concentrata sul 2020 e ora arriva l’anno e non puoi gareggiare. Ma questo mi dà la possibilità di sviluppare le tattiche e lavorare sul mio stato mentale prima dei Giochi. E poi siamo tutti sulla stessa barca, quindi ognuno deve gestire la situazione a modo proprio”.
Questo tempo extra lo ha passato con la sorella Chloe e il nipote di due anni Arlo ed entrambi hanno avuto un ruolo chiave nel tenere vivi i sogni di Truesdale sulla strada di Tokio. Dieci settimane che ha potuto trascorrere in loro compagnia. Con la sorella a cucinare e il nipotino ad emularla tirando piccoli calci sulle borse.