Finalmente ci siamo! La stagione 2021 della MotoGP sta per partire, e vi offriamo come da tradizione l’anteprima del primo GP dell’anno in Qatar. Dopo sei giornate di test sullo stesso circuito, abbiamo provato a farci un’idea dei valori in campo, ma solo il weekend di gara ci dirà la verità. Il circuito di Losail presenta una sfida tecnica atipica rispetto alle altre le piste, e vale la pena approfondire l’argomento. Ma i protagonisti veri sono i piloti: chi sono i favoriti e chi i comprimari? Di questo e di molto altro ne parleremo in questo articolo.
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Anteprima GP Qatar: quali sono le sfide tecniche?
Il Losail International Circuit è lungo 5400 metri, e presenta caratteristiche peculiari. Ha 10 curve a destra e 6 a sinistra, ed il rettilineo più lungo supera il Km. Qui la chiave sarà il motore, specie se si considera che l’ultima curva, quella che immette sul rettilineo d’arrivo, è da seconda marcia, quindi avere tanta coppia fa la differenza tra sorpassare ed essere sorpassati. C’è poi l’aspetto delle gomme: i dati di MegaRide indicano come in una successione di curve, dalla 12 alla 14, lo pneumatico posteriore subisca uno sbalzo di temperature fino a 40 gradi. A soffrire è soprattutto la spalla destra, ragion per cui la Michelin fornirà ai team mescole asimmetriche. C’è poi la sabbia, che fa perdere grip e accentua l’usura come se fosse una carta abrasiva. L’altra incognita è il vento, che tende a soffiare a raffiche lateralmente. Gli assetti saranno un compromesso tra velocità, scorrevolezza e stabilità.
Losail è impegnativo anche per i freni. Brembo ha classificato questa pista con un livello 3, da un massimo di cinque. Sono ben 12 le staccate, lo stesso numero che c’è a Misano. Di queste frenate, 3 sono considerate impegnative, 5 di media difficoltà e 4 sono “facili”. Il rettilineo del traguardo rappresenta una sfida anche per dischi e pastiglie, che devono frenare 160 e passa Kg di pacchetto moto-pilota da 346 Km/h a 98 Km/h per meno di cinque secondi. Per farlo, i centauri devono esercitare una pressione sull’impianto di poco più di 5 Kg. I piloti passano ben 30 secondi di ogni giro “pinzando”, pari al 30% della distanza complessiva.
Chi sono i favoriti del GP?
Facciamo due premesse in questa anteprima del GP del Qatar. La prima è che i valori in campo emersi dai test non sono indicativi, perché ci sono troppi fattori da dover escludere. La seconda è che i distacchi tra i piloti sono minimi, quindi la partita è più che mai aperta. Comunque, volendo credere al responso dei collaudi, ed ai bookmakers, il favorito di domenica è Jack Miller. L’australiano di casa Ducati sembra avere una chance reale per vincere, dato che il suo successo è quotato 4.50. In seconda posizione nella classifica delle scommesse c’è Joan Mir, campione in carica, con una quotazione di 5.50. Eppure non è che il maiorchino si sia visto molto nei test: è probabile che la Suzuki si sia nascosta, e che alla fine sarà della partita. Così come lo saranno Alex Rins e Fabio Quartararo, quotati 6.50 e 6 rispettivamente. Sul francese pesa la spada di Damocle della velocità di punta della Yamaha, un vero e proprio incubo. Per la cronaca, i suoi compagni di marca Maverick Vinales e Franco Morbidelli hanno la stesa quotazione, 8.50.
Davanti a loro c’è Francesco Bagnaia, a quota 7.50. E’ strano, perché “Pecco”, errori a parte, ha mostrato un passo veramente buono. Valentino Rossi è ormai uscito dal club dei pretendenti, e la sua vittoria riceve una quotazione di ben 26.00. Ma il “Dottore” ha parlato di aver trovato un buon assetto, e confida di disporre di un buon passo. Occhio a Pol Espargaro e alla Honda, che sembrano piacersi, così come alla KTM, che nasconde bene il suo potenziale (Oliveira ha la stessa quotazione di Rossi, 26.00). E che dire dell’Aprilia, le cui prestazioni nei test hanno lasciato il segno tra gli addetti ai lavori? Che sia la volta buona per Noale? Noi lo speriamo.
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