Dopo una settimana, la Supercars Series ritorna in azione sul circuito noto una volta come Eastern Creek. La Armor All Sydney SuperNight ripropone in parte il format della volta scorsa, ma questa volta le gare in notturna sono due. E cambia anche lo scenario climatico, con la pioggia a sparigliare le carte nelle due manche della domenica. Chi non affonda in questo weekend da incubo è Shane Van Gisbergen, che esce dalla seconda di Sydney con un vantaggio consistente in campionato. Qui vi raccontiamo le tre gare del weekend.
Bunnings Trade Sydney Supernight: si riaccendono i riflettori
Armor All Sydney SuperNight: cosa succede nelle tre gare?
Si comincia con la gara del sabato, che si corre in serata e sull’asciutto. Il primo colpo di scena è però nelle qualifiche: Anton De Pasquale rompe il cambio e deve partire ultimo. La pole va a Will Brown, il quale brucia Van Gisbergen al via. Ma la gioia del pilota della Erebus Motorsport dura appena sei giri, quando al pit stop succede un disastro. Un dado ruota non ne vuole sapere di fissarsi, con il risultato che Will resta fermo per ben 20 secondi. Ne approfitta Jamie Whincup, il quale passa al comando grazie ad un undercut. Van Gisbergen è dietro, ma le sue gomme sono in condizioni assai migliori di quelle del compagno di squadra. Al 18esimo giro il neozelandese sorpassa il compagno di team, vincendo con 17 secondi di vantaggio. Grande battaglia per la terza posizione, tra Nick Percat e Will Davison. Alla fine prevale quest’ultimo, bravo a rintuzzare gli attacchi di un Percat scatenato. Brodie Kostecki è nella battaglia, ma un drive through per velocità eccessiva in pit lane lo relega al 23esimo posto. Todd Hazelwood, Jack LeBrocq, Tim Slade, Cameron Waters, Scott Pye e Bryce Fullwood completano la top ten. De Pasquale rimonta fino alla 12esima posizione, davanti ad un Will Brown con il dente avvelenato.
Le gare della domenica
Per le due manche domenicali (una diurna ed una notturna) arriva la pioggia, ma in condizioni diverse. Al via della seconda manche, il cielo non gocciola più, e l’asfalto è asciutto. Tutti i piloti decidono di tenere da parte le gomme rain optando per le slick. Il poleman De Pasquale sceglie le soft, mentre Van Gisbergen le hard. Il vantaggio di mescola permette ad portacolori del Dick Johnson Racing di scappare via, accumulando un vantaggio di 8 secondi prima della sosta di SVG al 13esimo giro. Anton rientra qualche tempo dopo, alla tornata numero 25, con situazione invertita: adesso è il fordista ad avere le dure, mentre il neozelandese è con le morbide. La situazione dovrebbe favorire il leader di campionato, ma l’usura dettata dagli otto giri in più gioca a favore di De Pasquale, che mantiene la posizione. Al traguardo, Anton vince con un margine di ben 8 secondi. Va comunque bene a Van Gisbergen, essendo che il suo primo rivale in campionato stecca. Jamie Whincup è costretto ad una sosta extra per una foratura, chiudendo la gara in 25esima posizione. James Courtney completa il podio adottando una strategia simile a quella del vincitore. Davison, Pye, Brown, Andre Heimgartner, Chaz Mostert, Percat e Mark “Frosty” Winterbottom sono i primi dieci. È tempo di prepararsi per la prima serata.
Armor All Sydney SuperNight: l’inferno di gara 3
E per la terza manche, la pioggia scende a catinelle. De Pasquale centra un’altra pole, e schizza in testa sul bagnato assieme a Van Gisbergen. Ma entrambi vengono beffati da un grande Bryce Fullwood, che passa in testa in curva 1 (in seguito verrà penalizzato per partenza anticipata). James Courtney e Brodie Kostecki si toccano in curva 3, facendo entrare la Safety Car. Al restart, SVG perde il controllo della sua Holden Commodore, finendo sull’erba. Whincup eredita la prima posizione, mentre i guai per Van Gisbergen non sono finiti. Dapprima, la direzione gara lo penalizza per aver superato la Safety Car, poi rivede le immagini e ci ripensa. Ma al 17esimo giro, durante la sosta ai box, Shane riparte quando un meccanico sta ancora fissando la ruota. Risultato: il numero 97 si becca un drive through per unsafe release, precipitando in 23esima posizione. La pioggia si fa sempre più intensa, e la direzione gara decide di rimandare in pista la Safety Car. Dopo tre giri di neutralizzazione, viene esposta la bandiera rossa. Dopo 24 tornate, la gara non viene più ripresa. La vittoria va a Whincup, davanti a De Pasquale ed ad un grandissimo Chaz Mostert. Escluso dalla qualifica per un’irregolarità, “Mozzie” fa un recupero pazzesco. Percat, Slade, Brown, Davison, Waters, Hazelwood ed Heimgartner costituiscono la top ten.