Il motociclismo italiano perde un altro alfiere. Ayrton Badovini, pilota biellese con trascorsi nel mondiale SBK, annuncia con un post su Facebook il ritiro dalle corse. Il 36enne appenderà il casco al chiodo, per dedicarsi ad altre attività. “Prima o poi bisogna accettare il tempo che passa“, inizia così il post di Badovini. “Per me sono passati circa 20 anni; 20 anni di carriera, di dedizione, di impegno, di passione, di soddisfazioni, ma anche di sacrifici, dolori, di infortuni (caviglie entrambe rotte, svariate costole, clavicola, subacromeon, svariati traumi cranici, piccola frattura vertebrale, ricostruzione tendine mano sd, diverse dita rotte, ematoma pleurale al fegato, svariate abrasioni, ecc.). Ho avuto però la fortuna di potermi mantenere facendo la cosa che piu amo, ho avuto la fortuna di girare il Mondo e di conoscere persone favolose, ho auto la possibilità di imparare dai migliori.Ora però è il momento di iniziare con la seconda parte della mia carriera… è il momento di mettere a disposizione della nuova generazione tutta la mia conoscenza, ed esperienza maturata“. Badovini ha precisato che resterà legato all’ambiente delle moto, ma in un’altra veste.
Chi è Ayrton Badovini?
Classe 1986, originario di Biella, Badovini proviene dalla Superstock 1000. In questa classe debutta nel 2006 con la MV Agusta, e l’anno successivo la porta alla vittoria a Brno. Nel 2008 Lucio Pedercini lo assume nel suo team per il mondiale Superbike, passando da MV a Kawasaki. Ma la crisi finanziaria mondiale interrompe il sogno in corso d’opera, essendo venuti a mancare i soldi di alcuni sponsor. Ha così inizio un calvario per Ayrton, tra cambi di casacca, mezze stagioni e infortuni. Nel corso della sua lunga militanza, Badovini ritorna in SBK in più occasioni: nel 2012 è al fianco di Michel Fabrizio nel team BMW Motorrad Italia, con un podio conquistato a Silverstone sul bagnato. L’anno dopo affianca Carlos Checa al Team Alstare, che in quell’anno gestisce la Ducati ufficiale. Nel primo anno di attività, la Panigale bicilindrica è problematica, cosa che spinge la struttura belga a rompere il contratto con la casa bolognese. Ayrton rimane nel team anche per il 2014, accettando la sfida di Bimota. Ma problemi di omologazione non gli permettono di finire la stagione. Dopo alcune apparizioni sporadiche, il pilota lascia il mondiale Superbike per trasferirsi in Supersport, nel 2018. Dopo un paio di stagioni non esaltanti, ripiega nel CIV, nella classe maggiore. L’annata appena passata lo vede sulla BMW del team Guandalini, con la quale termina il campionato in nona posizione. Ayrton vive nella sua Biella, con la compagna Rita ed il figlio Emanuele.
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