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Baseball-2020: i cappelli diventano uno strumento di memoria

La Major League di Baseball-2020 ormai da sempre prevede l’uso dei cappelli, ma ormai sono diventati irrinunciabili per un motivo principale.

Le cose da ricordare sono troppe durante la partita, e per questo il cappello diventa una seconda mente, dove all’interno si possono scrivere degli appunti importanti che non vanno assolutamente dimenticati.

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Baseball-2020: il cappello serve anche come un agenda

Chi non ha mai guardato una partita di Baseball si chiede sempre perché gli atleti indossino il cappello in testa, ma non immaginano a che cosa possa servire.

Nessuno poteva pensare che servisse anche per un ripasso delle azioni da svolgere all’interno della partita stessa.

Nel Baseball moderno infatti ci si concentra sulle analisi statistiche dei dati, con schede personalizzate su ogni giocatore, sulla sua preparazione fisica e sulla capacità di concentrazione. Ogni cosa viene misurata, catalogata e scritta in forma di numero.

Troppe informazioni, troppi appunti per poter essere ricordati, la tecnica degli avversari, la tattica giusta e molto altro.

Infatti parliamo di indicazioni su caratteristiche e stili di gioco degli avversari che ci si trova davanti, o segnali in codice con i quali comunicano lanciatore e ricevitore.

Sono già 4 anni che i giocatori che nelle pause di gioco, si tolgono il cappello e ci leggono dentro, per avere bene in mente che cosa bisogna fare.

Il cappello quindi diventa come una sfera di cristallo dove ci si può leggere il futuro, che come per i maghi è già scritto e segnato.

Anche questo fa parte dello spettacolo e del fascino intramontabile del Baseball, dove ogni azione deve essere stata già progettata e calcolata al millimetro.

Baseball-2020: le dichiarazioni di Clint Frazier

Clint Frazier, esterno degli Yankees, ha rilasciato delle dichiarazioni al New York Times raccontando quello che succede dietro le quinte di questo sport.

Frazier dice: A volte i battitori colpiscono la palla nel lato opposto a quello indicato nelle note, ma io continuo a seguire quello che trovo scritto, perché le cose lì fuori sono già abbastanza complicate per conto loro». 

Infatti dalla stagione 2018/2019 la Lega ha limitato i colloqui in campo tra i giocatori, per non interrompere per lunghi tratti le partite e suddividerle, per lasciare la gara più avvincente.

Ed è per questo motivo che gli appunti scritti nei capelli diventano ancora più importanti visto che ripercorrono tutte le strategie imparate e memorizzate.   

Ma ancora di più è importante scrivere tutto per non far cogliere agli avversari tramite gesti e segnali in codice le proprie strategie di attacco.

Infatti gli Houston Astros, sono stati puniti dalla Major League per aver violato le regole perché tramite un sistema di telecamere e di comunicazioni in codice riuscivano a decifrare i segnali di lancio tra ricevitori e lanciatori avversari e comunicarli ai suoi giocatori in campo.

Baseball-2020: il cappello è un aiuto per i giocatori

I cappelli sportivi con la visiera nacquero con il baseball, con il baseball si diffusero negli Stati Uniti nei primi del Novecento e da lì in tutto il mondo.

In questo sport dal cappello, alla divisa dei giocatori non è mai banale, ma risponde a una richiesta precisa. I cappelli servono per scambiarsi segnali durante le partite.

Inoltre i capelli hanno fatto da cornice ai grandi giocatori del passato e del presente, come Derek Jeter, storico capitano dei New York Yankees, il cui modo di sistemarselo in testa fu ripreso da uno spot pubblicitario di grande successo realizzato da Nike in occasione del suo ritiro.

Quindi per concludere il discorso le consultazioni in campo non sono più un mistero e ormai fanno parte a tutti gli effetti del gioco.

Los Angeles, San Diego, Arlington e Houston stanno ospitando i playoff, tutto in completa sicurezza e naturalmente si gioca senza pubblico o a capienza ridotta. Dopo questi playoff si accederà alle World Series di fine ottobre.