Negli anni il calcio è molto cambiato e così anche i campionati dei vari Paesi. Anche la Serie A si è evoluta nel tempo e ha visto passare giocatori dotati di grande talento e prestigiosi allenatori. Fabio Capello si esprime sui temi più caldi che riguardano il calcio italiano. Quali le sue parole?
La Lazio ha di nuovo il giusto atteggiamento
Capello si esprime sulla Serie A: quali le sue parole?
Fabio Capello è uno dei più grandi allenatori che il calcio abbia avuto il piacere di conoscere. La sua grande esperienza in Serie A, dove ha allenato Milan, Roma e Juventus, gli consente di esprimere un parere concreto sul cambiamento che il campionato italiano ha subito negli anni. Il tecnico, durante un intervento a Radio Rai, ha espresso la propria opinione su alcuni temi caldi della massima serie italiana. Quale il suo pensiero sugli arbitri?: “Certi arbitri fischiano in una certa maniera, senza fermare il gioco per i falletti. Se si interrompe a ogni contatto si perde molto tempo, perché poi partono le proteste. Dipende dalla personalità dell’arbitro: i calciatori dopo un quarto d’ora capiscono il metro di giudizio e nel caso smettono di buttarsi per terra”. Poi Capello passa alle varie squadre protagoniste del campionato: “Mou è adattissimo alla Roma, ha capito la piazza e come funziona anche con le radio. Servono leader che lo aiutino, in campo ci vanno i giocatori e in certe partite sono fondamentali”.
“Ibra non sapeva calciare, o meglio…”
Ibrahimovic è stato uno dei protagonisti dell’ultima giornata di Serie A, che prevedeva Roma-Milan. Capello sullo svedese, ha detto: “Alla Juventus non sapeva calciare, o meglio, calciava molto male. Poi è migliorato con voglia e costanza. Mi aveva fatto capire che sarebbe diventato un grande. Era già un buon giocatore ma doveva maturare. Si è visto con tutti i risultati che ha avuto nella sua carriera la voglia che ha sempre avuto”. Che cosa pensa del Napoli e di Osimhen: “Gli azzurri mi piacciono molto, giocano un bel calcio e con il nigeriano hanno qualcosa in più. Con la forza, la determinazione e la grinta dà potenza di fuoco che mancava negli anni scorsi al Napoli. È fondamentale”. Per concludere, Capello dice: “Se parliamo degli anni d’oro del calcio italiano siamo ancora molto molto lontani. I migliori che arrivano in Italia poi alla fine vengono portati via. Li facciamo crescere e poi vanno via. I migliori giocatori del mondo non vengono in Italia, il livello è discreto ma non eccelso”.