― Advertisement ―

spot_img

Qualifiche Gp Messico: il Re rimane Max Verstappen

L'eroe di casa Sergio Perez ha conquistato il quarto posto nelle qualifiche del Gp di Messico, mentre Valtteri Bottas dell'Alfa Romeo è stato una star a sorpresa delle...
HomeMotoriFormula Uno-Ceccarelli: lo scouting della F1 è cambiato

-Ceccarelli: lo scouting della F1 è cambiato

L’età media in Formula 1 e non solo si è sensibilmente abbassata, negli ultimi anni. Il rischio di fallire per giovani promesse, è elevatissimo e per questo motivo Riccardo -Ceccarelli il fondatore di Formula Medicine ha parlato chiaramente di questo fattore per scongiurarlo. Infatti adottando le giuste strategie e ovviamente con le aspettative corrette da parte dei genitori ci sono margini di miglioramento e salvezza per i talenti in erba che possono così sbocciare. Sarà fondamentale saper distinguere quali sono gli ostacoli da superare per entrare nel giro Professionistico della F1.


Hamilton indagine Fia: il pilota in attesa della decisione


Cosa dice la Psicologa F1 Medicine Alice?

Un talento si individua riconoscendo nel giovane delle caratteristiche chiave ben precise: la determinazione e l’essere competitivi unito al perfezionismo. Lo spirito di competizione però può anche fare anche creare dei danni a livello mentale che se non tenuti a bada possono far nascere dubbi e incertezze. Quindi per un pilota ci vuole una giusta forza interiore e lucidità per reggere le enormi pressioni che il Motorsport regala. La Psicologa della Formula 1 Alice Ferrisi dichiara che nel corso dello scouting ci si trova a parlare a gruppi ristretti di piloti emergenti che sono sicuri dei propri mezzi ma non riescono a gestire i ritmi delle varie sessioni. Durante le prove vengono inoltre monitorate le loro frequenze cardiache in attività da posizione seduta, e molte volte si riscontrano dai 100 ai 140 battiti. Il Dottore Riccardo Ceccarelli infatti dichiara che l’adrenalina che si scatena durante le prove può provocare questi balzi, ma che può essere un’arma a doppio taglio, perchè si possono superare i propri limiti oppure andare sotto le proprie aspettative. Tutto questo poi si ripercuote nelle qualifiche e nelle gare ovviamente, per questo i piloti devono imparare a saper dosare le energie.

Ceccarelli: la lotta psicologica dei piloti

Alice spiega infine che le difficoltà che i giovani piloti si trovano ad affrontare è quello di pensare più ai fattori esterni che non a fare un lavoro su se stessi. Per questo il problema è sempre lontano da loro, visto che non riescono ad esaminare i propri errori e le scuse sono all’ordine del giorno. Ceccarelli infine ha spiegato che è arrivato a capire perchè molti giovani talenti quando arrivano alle Formule maggiori si bruciano mentre in quelle minori sono perfetti. In questi giovani piloti che dispongono di tutto il talento e il potenziale manca però la consapevolezza dei suoi mezzi. Il pilota deve conoscersi a fondo per capire come gestire l’ansia e come annullarla e trasformarla in benzina. Deve capire quali sono le cose che aumentano la concentrazione e quali offuscano la mente.

Ceccarelli: il pilota deve maturare

Ceccarelli conclude dicendo che ogni volta che finiscono i giri in qualifica o di simulazione di qualifica il pilota e l’Ingegnere devono parlare e fare un analisi di quel giro attraverso la telemetria il pilota deve raccontare le sue sensazioni e nominare le cose che lo hanno infastidito. Per esempio che la macchina è instabile in frenata, oppure che non si riesce ad accelerare in uscita. Alice conclude che ai piloti vengono dati dei speciali compiti a casa o in pista per comprendere come possono maturare caratterialmente e tecnicamente. Si dice infatti saper fare per saper essere e questo vale in tutti gli ambiti.

Pagina Twitter F1: https://twitter.com/f1