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Nba: la stagione è sospesa per il covid-19

La stagione 2019-2020 di Nba in America si blocca a tempo indeterminato, causa contagio covid-19 di un atleta.

Il Contagio da Coronavirus di Rudy Gobert

Tutto succede quando in Italia sono le due e mezza di notte, sui social comincia a trapelare della notizia che Rudy Gobert sia positivo al coronavirus e che la partita Oklahoma City-Utah è annullata. In quel preciso istante arriva il comunicato ufficiale dell’Nba che annulla tutta la stagione 2019-2020. Un momento triste e storico questo 11 Marzo 2020 che verrà ricordato per questa pandemia incontrollabile.

Il Comunicato dell’Nba dopo la positività di Rudy Gobert

Nel suo comunicato L’Nba dice:

“ L’Nba sospende la stagione 2019-2020 dopo le partite della notte. L’NBA annuncia che un giocatore degli Utah Jazz è risultato positivo in modo preliminare al COVID-19. Il risultato del test è stato rivelato poco prima della palla a due tra Oklahoma City e Utah Jazz, alla Chesapeake Arena. A quel punto, la gara è stata cancellata. Il giocatore affetto dalla patologia non era nell’Arena. L’NBA sospende la stagione a conclusione delle partite della notte in calendario sino ad ulteriore aggiornamento. L’NBA utilizzerà questa pausa per valutare i prossimi passi da intraprendere in relazione alla pandemia Coronavirus”. 

Ovviamente il Calendario della serata non si è rispettato, non giocando Sacramento, New Orleans perché la gara che si doveva giocare al Golden 1 Center è stata posticipata. Courtney Kirkland, uno degli arbitri della partita, aveva arbitrato i Jazz contro Toronto, lunedì scorso. E i Pelicans non se la sono sentita di giocare. Le modalità della sospensione sono state da incubo, quattro partite erano già state disputate ( Philadelfia-Detroit 124-106, Atlanta-New York 131-136, Miami-Charlotte 98-109, Dallas-Denver 113-97 ), e poi sono state sospese le altre di serata come Thunder-Jazz dopo l’annuncio della positività di Gobert, e il Commissioner Adam Silver dopo la notizia di Gobert ha dovuto decidere di sospendere tutto.

Nba voleva giocare a porte chiuse per evitare il Covid-19

Giovedi L’Nba voleva giocare a porte chiuse, per un paio di settimane, dopo che la municipalità di San Francisco aveva detto ai Warriors che vietava per legge le aggregazioni di oltre 1000 persone ( poi limite abbassato a 250 ) per evitare il contagio da coronavirus. Tutti i proprietari avevamo scelto questa soluzione, rispetto alla chiusura totale della stagione. Ma poi la positività di Gobert ha fatto cambiare tutto.

Gli scenari futuri dopo la positività di Gobert

Per adesso si parla di due settimane di stop assoluto, per mettere in quarantena le squadre che di recente hanno giocato contro Utah, e i Jazz stessi. La Lega Nba ira valuterà per prima cosa i contagi in tutti gli States, e casomai quando le cose saranno più calme, si potrà riprendere a giocare, ma sempre a porte chiuse. Ora si devono risolvere i nodi del pagamento dei giocatori, e i danni economici che la sospensione comporta come in qualsiasi altro sport. La stagione regolare si sarebbe chiusa il 15 Aprile, riducendo da 30 a 16 le squadre in corsa, riducendo ai play off le persone da tutelare e vigilare. Il Post Season era programmato il 18 Aprile, quello delle Finals il 4 Giugno. Il Draft sarebbe stato in programma il 25 Giugno, e la Free Agency dal 1 Luglio, non c’è margine per riprogrammare e spalmare il calendario. Per ora L’Nba si ferma, su tutto il resto rimane un grande punto interrogativo.