Il tribunale di Parma ha condannato rispettivamente a quattro anni di reclusione l’ex presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, e a sei anni l’ex ad, Pietro Leonardi, per il reato di bancarotta fraudolenta che ha determinato il fallimento della società gialloblu’ nel 2015 dopo il passaggio di proprietà dallo stesso Ghirardi al magnate albanese Taci e successivamente all’ imprenditore Manenti. Gli avvocati difensori hanno già preannunciato ricorso in appello.
Le altre condanne
Osvaldo Francesco Maria Riccobene anni uno e otto mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali; Susanna Ghirardi anni due di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali; Silvia Serena anni duFe e mesi quattro di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali; Roberto Bonzi anni due e mesi quattro di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali; Diego Pennocchio anni due e sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali; Marco Ferrari anni due e sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali;Giovanni Schinelli anni tre di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali; Mario Bastianon e Francesco Sorlini anni tre di reclusione ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali.
Giovanni Schinelli, Mario Bastianon, Francesco Sorlini, Tommaso Ghirardi sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni: Pietro Leonardi interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e legalmente durante l’esecuzione della pena.
Osvaldo Francesco Maria Riccobene, Roberto Bonzi, Susanna Ghirardi, Silvia Serena, Diego Pennocchio, Marco Ferrari, Francesco Sorlini, Pietro Leonardi inabilitati all’esercizio di un’impresa commerciale e incapace a esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per una durata pari alla pena principale loro rispettivamente erogata.
Roberto Bonzi, Silvia Serena, Diego Pennocchio e Pietro Leonardi sono condannati in solido a risarcire il danno subito dalla parte civile Parma F.C in fallimento, con determinazione demandata al giudice civile, davanti al quale si rimettono le parti: al pagamento di provvisionalu, al titolo di risarcimento delle quote di danno già riconosciute dei seguenti importi(2.500.00 e 40mila il solo Leonardi), in relazione a un altro capo d’accusa.