La tappa numero 11, la penultima, della Dakar 2021 anticipa un finale prevedibile ed uno al cardiopalma. Dopo la prova di oggi, accorciata per maltempo, Stephane Peterhansel è a un passo dal vincere la classe auto. Nemmeno il successo di tappa – il quinto – di Nasser Al Attiyah sembra cambiare le carte in tavola. Nella giornata di domani, il francese dovrà solo portare la sua Mini al traguardo di Jeddah, per salire a quota 13 vittorie.
Nelle moto, invece, i colpi di scena si ripetono a ritmo imprevedibile. Joan Barreda si aggiunge alla lista dei ritiri eccellenti, dopo essere rimasto…senza benzina! Kevin Benavides è leader della classifica, ma della pattuglia Honda è rimasto solo. Dopo la giornata storta di Ricky Brabec, il primo avversario dell’argentino è Sam Sunderland, splendido trionfatore della tappa di oggi.
Vediamo nel dettaglio com’è andata la giornata odierna.
Dakar 2021, com’è il percorso della tappa 11?
Quando pensi alla penultima tappa del rally più massacrante al mondo, ti viene in mente una prova “di riposo”, una specie di ricompensa per essere arrivato fino a qui. E invece, i cinici organizzatori della Dakar piazzano una speciale tosta, al livello di alcune che abbiamo visto nella prima settimana. I 464 Km di prova speciale sono un misto tra sabbia, tracciati sterrati, un lago prosciugato e ben 100 Km di dune! Un vero incubo per il fisico dei piloti e per la navigazione. E come se non bastasse, è arrivato il maltempo.
Nella serata di ieri, il direttore sportivo David Castera ha comunicato ai concorrenti la riduzione della prova speciale di 47 Km. Due le neutralizzazioni: la prima dal Km 127 al Km 160, la seconda dal Km 306 al 343. Castera ha inoltre avvertito di fare attenzione all’orientamento, essendo che la pioggia ha “lavato” molte piste.
La distanza totale da percorrere oggi è di 598 Km. Partendo da Al Ula, la carovana raggiungerà l’ultima località ancora da scoprire, Yanbu. Domani si ripartirà da lì, per l’ultimo percorso che riporterà tutti a Jeddah.
Dakar 2021, la tappa 11 delle moto
Non si contano più i colpi di scena nella classe moto. L’armata Honda già si preparava ad un duello “tutto in casa” per la vittoria finale. Kevin Benavides, Ricky Brabec e Joan Barreda si sarebbero contesi la corona in queste due giornate conclusive. Ma oggi, il destino ha voluto che le cose andassero diversamente.
Il primo protagonista della vicenda Honda è Barreda. Il catalano commette un errore clamoroso, mancando il punto di rifornimento obbligatorio. Regolamento alla mano, la cosa gli sarebbe costata una penalità enorme, ma Joan non arriva in tempo a scontarla. Infatti, dopo 267 Km, la sua CRF 450 Rally resta a secco. Il rally per “Bang Bang” finisce qui.
L’altra vittima degli eventi è Brabec Lo statunitense ha mangiato oltre 20 minuti al leader nella seconda settimana, compiendo un mezzo miracolo. Ma il fatto di partire per primo lo ostacola, rimettendo sul campo oltre un quarto d’ora. Recupera qualcosa negli ultimi Km, ma al traguardo paga 12’46”, in sesta posizione. Con quasi otto minuti di distanza da Benvides, lo statunitense vede la vittoria sfuggirgli di mano.
In tutto questo, Benavides non approfitta. L’argentino della Honda parte appena dietro Brabec e subisce anche lui la sfortuna dell’apripista. Si piazza terzo nella lista dei tempi, e rimette 6’24” al vincitore di oggi, Sam Sunderland. L’inglese di Dubai è rimasto il solo alfiere KTM, dopo i guai di Matthias Walkner e la caduta di Toby Price. Con questa vittoria a sorpresa, Sunderland passa secondo nella generale, e mette il fiato sul collo a Benavides. La partita finale si giocherà domani.
Resuscita Pablo Quintanilla, oggi secondo dopo aver a lungo “liderato”. Daniel Sanders piazza un altro colpo da maestro, mostrando di essere una promesso per il futuro. Si rifà vivo Stefan Svitko, alla sua prima top ten alla Dakar 2021. Con il 38esimo tempo, Cesare Zacchetti è il migliore degli italiani.
La tappa delle auto
Rispetto alle moto, la situazione della classe auto è molto più delineata. Con 15’05” di vantaggio, Stephane Peterhansel può guardare all’arrivo di Jeddah con maggiore tranquillità. Nella tappa odierna, “Petter” si rimette in modalità conservativa, lasciando sfogare il rivale Nasser Al Attiyah. Il principe del Qatar vince la tappa dopo un bel duello con Yazeed al Rajihi, per poi seminarlo nei Km conclusivi. Una grande performance per il capitano di Toyota, ma forse tardiva: nell’ultima giornata, avrà bisogno di un miracolo per vincere.
Carlos Sainz conclude in terza posizione, e anche lui in un certo senso può stare tranquillo. Con oltre un’ora di vantaggio su Jakub Przygonski, il madrileno ha il podio in tasca. A sua volta, ha oltre un’ora da Peterhansel, cosa che gli impedisce qualunque scalo di classifica.
La vera battaglia, a questo punto, è per le posizioni di rincalzo. Cyril Despres chiude quinto, Ginel De Villers settimo. Khalid Al Khassimi chiude in nona posizione, e si avvicina moltissimo alla quinta piazza generale. Posizione che è attualmente occupata da Nani Roma, oggi solo 18esimo. Con meno di 10″ di distanza, ne vedremo delle belle!
Le altre classi
Nella classe quad, Giovanni Enrico batte di un minuto Manuel Andujar, il quale ha a sua volta il controllo su Alexandre Giraud. Nella Lightweight Seth Quintero precede un Francisco Lopez Contardo sulla difensiva. Con un considerevole vantaggio, “Chaleco” pensa soltanto a portare il suo veicolo al traguardo.
Un piccolo brivido, infine, per la classe camion. Dimitri Sotnikov perde 7′ a bordo del suo Kamaz, ma con 40′ di vantaggio, può anche permetterselo. Anton Shibalov vince la tappa odierna, precedendo Airat Mardeev, Ales Loprais ed il sempre combattivo Aliaksei Vishneuski, con l’unico MAZ rimasto in gara.