I più esperti di voi si saranno accorti che, nelle nostre cronache della Dakar 2022, mancavano all’appello i camion ed i quad. Ma state tranquilli: non ci siamo dimenticati di queste due classi, anzi. Abbiamo deciso di dedicare un articolo appositamente alle due categorie, che accompagnano auto e moto in questo viaggio nel deserto dell’Arabia Saudita. Vediamo chi sono i protagonisti di questa prima settimana di gara, cominciando dai “bisonti”.
Dakar 2022: qual è la situazione dei camion?
Se mettete insieme le parole Dakar e camion, il primo nome che vi verrà in mente è: Kamaz. Il costruttore russo sta dominando allegramente la classe dei mezzi pesanti, come dimostrano le sei vittorie di tappa tutte appannaggio del Master Team (che diventano sette se contiamo pure il Prologo del primo gennaio). Per l’occasione, la casa porta in gara tre esemplari del nuovo K5, dal passo più corto e la cabina più stretta, mutuata da un camion da cava. Dimitry Sotnikov è attualmente al comando della classifica generale, con due vittorie di tappa (la prima e la terza). Sotnikov ha un vantaggio di 10’29” da Eduard Nikolaev, che di vittorie ne conta una sola (la quarta). Tre successi per Andrey Karginov, che a differenza dei compagni di squadra dispone ancora di un mezzo dello scorso anno. Il russo è attualmente settimo nella classifica generale, complice alcune disavventure. Nella prima tappa, perde terreno per un errore di navigazione; nella quarta, invece, ha problemi seri al cambio automatico, che “sputa” le marce nelle fasi di salita. Ora Karginov è di nuovo in carreggiata, ma il podio è distante almeno un’ora. Podio che, nel gradino più basso, è completato da Anton Shibalov, il terzo uomo sui K5 di nuova generazione. A differenza degli altri compagni di team, Shibalov non conta alcuna vittoria parziale.
Chi fermerà i Kamaz?
Il resto della compagnia è distante una vita, e guarda i Kamaz da lontano. Janus Van Kasteren è apparso inizialmente la minaccia più grossa per il Master Team, ma solo in teoria. In realtà, il pilota di punta del rientrante team De Rooy paga già un’ora e quattro minuti da Sotnikov, e più di mezz’ora da Nikolaev. Nell’ultima prova l’olandese ha bucato una gomma, ed è stato ostacolato da un Ales Loprais che “pascolava” in mezzo al percorso. Il ceco, con il suo patriottico Praga, è quinto a meno di due minuti da Van Kasteren. È invece fuori gara Ignacio Casale, al via con un Tatra del team Buggyra. Il cileno, ex quad, ha patito problemi vari, ed ora è 36esimo nella classifica generale.
La gara dei quad
Dopo i camion, è tempo di esplorare la Dakar 2022 dei quad. Rispetto al passato, le moto a quattro ruote hanno ridimensionato molto la loro impronta nel rally: allo stati attuale, sono solo 12 i concorrenti rimasti in questa classe. La gara la possiamo dividere in due fasi: nella prima Laisvydas Kancius vince la prima tappa e s’innalza in cima alla classifica generale. Ma la gioia del lituano dura altre due giornate, dopodiché alla quarta tappa si ferma. Il pilota rimane bloccato in una duna, con un guasto tecnico importante. La testa l’eredita Pablo Copetti, vincitore della tappa 3. Il rider argentino naturalizzato statunitense ha mantenuto il controllo delle operazioni fino alla giornata di ieri, quando paga quasi mezz’ora da Alexandre Giraud. Il francese è partito in sordina, perdendo oltre dieci minuti durante la prima tappa. Ma è sempre rimasto nella top five, fino alla “zampata” che gli ha permesso di salire in cattedra con 4’52” di vantaggio. In terza posizione naviga il russo Aleksandr Maksimov, a 36′ di distanza da Giraud. Come auto e moto, anche quad e camion si godono oggi la giornata di riposo. Le ostilità riprenderanno domani con la settima tappa, che da Riyadh porterà la carovana ad Al Dawadimi.
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