La capitale è lì vicina, ma per raggiungerla, serve un’impresa. Potremo sintetizzare così la cronaca della Tappa 6, l’ultima della Dakar 2022 prima della giornata di riposo. E che potrebbe essere l’ultima dell’intero rally, visti i tempi che corrono…In questo percorso ad anello, che parte e termina a Riyadh, è successo di tutto: nelle auto la classifica è dominata dagli outsider, mentre nelle moto…non è successo niente. A breve capirete il perché.
Dakar 2022: la Francia vorrebbe fermare il rally
Dakar 2022: cosa è successo nella Tappa 6?
Cominciamo con le quattro ruote, le quali hanno completato i 348 Km di prova speciale con un nuovo primatista. Orlando Terranova ha portato al successo la BRX Hunter per la seconda volta quest’anno, dopo il trionfo di Sebastien Loeb nella seconda tappa. I problemi del 2021 sembrano acqua passata: ora il 4×4 della Prodrive è competitivo in tutte le condizioni. “Orly” ha duellato tutto il giorno con Matthias Ekstroem, il quale gli ha conteso il successo con la sua Audi elettrica. Il distacco tra i due è poco sopra il minuto, a favore dell’argentino. Come per Prodrive, anche Audi ha mostrato la validità del suo progetto, nonostante qualche problema di troppo al comparto sospensioni. Ma sono cose risolvibili, se si considera che la base è buona. Yazeed Al Rajihi è stato l’autore del colpaccio da classifica: terzo di tappa, l’idolo di casa ha strappato a Loeb il secondo posto nella classifica generale, diventando il primo inseguitore di un Nasser Al Attiyah in fuga. L’alsaziano ha perso oltre venti minuti nei Km iniziale, per poi cambiare passo e recuperare nel finale. Al traguardo, il nove volte iridato WRC ha concluso con il 28esimo tempo, perdendo 15″ da Al Attiyah, decimo. Il suo distacco dal qatariota sale a più di 50′, e paga anche sei secondi da Al Rajihi. La vittoria è sempre più lontana, e l’obiettivo più realistico resta la piazza d’onore. In difficoltà Sainz e Peterhansel, 35esimo e 36esimo rispettivamente, così come il vincitore di ieri, Henk Lategan, solo 31esimo. E adesso, tutti a riposo.
Interrotta la prova delle moto
Ora, sarebbe il turno di narrare le vicende della classe moto, ma la classifica non c’è. Dopo 101 Km, ASO ha deciso di fermare la tappa, a seguito delle proteste dei piloti sul percorso. Il passaggio di auto e camion avevano reso i tracciati troppo pericolosi, cosa confermata dallo stillicidio di errori e di cadute che si sono susseguite. Dopo l’area di rifornimento, la direzione gara ha indicato ai concorrenti di proseguire con il trasferimento, raggiungendo il bivacco in anticipo. Al momento dell’interruzione, Daniel Sanders era leader provvisorio, grazie alla posizione di partenza. L’australiano ha rifilato quasi un minuto e mezzo a Matthias Walkner, con il leader assoluto Sam Sunderland a seguire in terza posizione. Danilo Petrucci ha invece perso undici minuti, causa anche una caduta che gli ha procurato una ferita ad un gomito. Il ternano, grazie alla penalità di Toby Price, è stato dichiarato vincitore della tappa di ieri. Ma poi, il disastro: Ross Branch è caduto pesantemente nel corso della tappa, riportando varie contusioni. Il rider del Botswana è l’ultimo di una serie di piloti acciaccati, che comprendono Skyler Howes e Joan Barreda. Lo statunitense ha abbandonato per contusioni varie, mentre “Bang Bang” ha deciso di proseguire nonostante una spalla dolorante. Tornando a Branch, la sua caduta ha richiesto l’intervento dell’elicottero, ed è stata l’ultima goccia per gli altri rider. Dopo diverse ore di attesa, alla fine ASO ha convalidato la classifica del Km 101, che vede Sanders trionfare davanti a Sunderland e Walkner. E adesso, riposo! Si ripartirà sabato, con la settima tappa.