Ad Austin, Daniel Ricciardo ha potuto esaudire un sogno dell’infanzia: imitare Dale Earnhardt. In occasione del GP degli USA, l’australiano di casa McLaren ha percorso alcuni giri su una Chevrolet appartenuta al sette volte iridato NASCAR. La vettura appartiene al boss del suo team Zak Brown, il quale ha mantenuto una promessa fatta al pilota: in caso di vittoria, il manager di Los Angeles avrebbe organizzato questa prova. Ricciardo ha vinto per la McLaren il GP d’Italia a Monza, nel giorno del secondo scontro tra Lewis Hamilton e Max Verstappen.
Ricciardo come Earnhardt (per un giorno): qual è la storia della macchina?
La Chevy provata da Daniel nella passerella dimostrativa è una Chevrolet Monte Carlo del 1984, preparata dal Richard Childress Racing. La scuderia, in quell’annata, aveva incassato l’addio del veterano Ricky Rudd, e serviva sostituirlo con un altro driver. Grazie all’intercessione dello sponsor Wrangler Jeans, Earnhardt riuscì ad ottenere quel volante, finendo quella stagione al quarto posto. Ebbe così inizio alla coppia vincente Earnhardt-Childress, che produsse sette titoli Cup ed il successo alla Daytona 500 del 1998, dopo 20 tentativi a vuoto. Earnhardt morì tragicamente all’ultima curva dell’ultimo giro della Daytona 500 del 2001, in un incidente che ha sconvolto l’intero mondo della NASCAR. Il team l’ha poi messa in vendita, e Zak Brown non ci ha pensato due volte ad aggiungerla alla sua collezione privata. Il manager, ancor prima di diventare boss della McLaren, ha fondato un team per i campionati di auto storiche, dalla cui costola è nata una delle formazioni di punta del mondiale FIA WEC, la United Autosports. In occasione del rientro della Formula 1 ad Austin, Ricciardo ha presentato un casco tributo a Dale Sr, a 20 anni esatti dalla sua scomparsa. Il pilota di Perth partirà dalla sesta posizione al GP degli Stati Uniti, che scatterà oggi alle 21 italiane.
Daniel Ricciardo e la NASCAR: promessa mantenuta