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Daytona 500 2022: Hendrick re delle qualifiche

La nuova era della NASCAR 2022 si apre con le qualifiche della Daytona 500, ma la sostanza cambia poco. La Hendrick Motorsports si conferma la regina delle prove ufficiali, monopolizzando la prima fila esattamente come aveva fatto lo scorso anno. Kyle Larson, campione in carica, è il poleman della “Great American Race”, con il polesitter 2021 Alex Bowman a fargli compagnia in prima fila. Per la struttura di Rick Hendrick è l’ottava pole consecutiva per un motore costruito da essa, e la nona nelle ultime dieci edizioni. Manca la ciliegina sulla torta della vittoria, che manca dal 2014. Oltre a Hendrick, a festeggiare dopo la sessione è Jacques Villeneuve, autore di un vero e proprio miracolo.


Villeneuve a Daytona: o la va o la spacca


Daytona 500 2022: cosa succede nelle qualifiche?

Il dominio di Hendrick sul giro secco è evidente fin dal primo turno. William Byron guida il quartetto della scuderia con un giro da 180.850 mph, con Larson, Bowman e Chase Elliott a seguire. Aric Almirola, alla sua ultima stagione completa nella Cup Series, centra il quinto tempo, con Ross Chastain, Martin Truex Jr, Harrison Burton, Denny Hamlin (dato per favorito per la vittoria di domenica) e Daniel Suarez a completare la top ten. Questi dieci passano al round successivo, quello che decide la partenza al palo. Con una media di 181.159 mph, Larson batte Bowman, il cui giro veloce è a 181.046 mph. Regolamento alla mano, i due piloti partiranno davanti a tutti nelle due Duels, le batterie che decideranno la griglia di partenza definitiva. Ma entrambi non dovranno temere l’eliminazione, essendo già certi di partire domenica nella fila più alta della griglia. Byron segna il terzo tempo, ma a differenza dei compagni di team dovrà guadagnarsi la posizione migliore nella prima delle due gare da 125 miglia. Almirola, Elliott, Truex, Chastain, Hamlin, Suarez e Burton completano la top ten.

Il miracolo Villeneuve

I riflettori della notte della Florida illuminano Jacques Villeneuve, autore di un vero e proprio miracolo sportivo. Il canadese centra la qualifica per la “Great American Race” al suo secondo tentativo in carriera, e per di più con un team esordiente come Herzberg. Per il campione del mondo F1 1997 si tratta di una vera e propria impresa, considerando che non guidava una stock car dal 2012. Ci riesce grazie al 36esimo tempo, il secondo tra i team non proprietari di una franchigia (charter). L’altro pilota non charter a guadagnarsi un posto al sole (anche di sera) è Noah Gragson, autore del 33esimo tempo assoluto. Il giovane talento di Las Vegas corre con una Chevrolet del Beard Motorsports, alleata del Richard Childress Racing. Gli altri dovranno conquistare un seggio in griglia sul campo. Tra questi citiamo Greg Biffle, veterano che all’ultimo momento si è accordato con il NY Motorsports. Kaz Grala, pilota al soldo del pugile Floyd Mayweather, è anche lui a rischio, idem con patate per JJ Yeley e Timmy Hill. Alla fine delle Duels, due di loro dovrà guardare la Daytona 500 dalla tribuna, anzi no: per quest’anno la gara è sold out!


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