Domenica sera, dallo Stadio San Siro in Milano, andrà in scena il derby di Milano n° 172 in Serie A. Nel corso degli anni, abbiamo avuto il piacere e la fortuna di assistere a partite combattute che ci hanno tenuti incollati alla tv fino all’ultimo secondo. Dal gol di Ronaldo con la maglia rossonera al gol di Milito nel 2010, dal doppio confronto in Champions fino al primo gol in Italia di Ronaldinho. Nel derby tutto può accadere: gol, rimonte, vittorie all’ ultimo minuto, consacrazione di grandi campioni, tradimenti e perfetti sconosciuti che diventano re per una sola notte.
INTER-MILAN 0-6
11 Maggio 2001: la vittoria con più scarto dal 2000 ad oggi. Come spesso accade nei Derby, ha vinto la sfavorita. I rossoneri infatti venivano dalla disfatta di Perugia, mentre i nerazzurri dai tre punti conquistati ai danni dell’Atalanta. Ci fu la consacrazione di Comandini e Giunti, con il solito gol di Shevchenko a contribuire ad una netta vittoria rossonera facendo diventare quella serata storica per tutti i tifosi del “diavolo”.
INTER- MILAN 1-1 (Champions League)
E’ il ritorno della semifinale di Champions League(2003); l’andata è terminata in perfetta parità(0-0). L’ Inter ha il vantaggio di avere il ritorno in casa per conquistare la finale di Manchester contro la Juventus. Ad aprire le marcature però è sempre Shevchenko che infila Toldo nel primo tempo complice anche una disattenzione della difesa. Pareggia l’ Inter nel secondo tempo grazie a Martins, che riporta il derby in perfetta parità. Con questo risultato, l’Inter è fuori; gli ultimi 15 minuti sono pienamente sconsigliati ai deboli di cuore. Il gol potrebbe definitivamente affossare una delle due squadre. Non c’è un attimo di pausa: azioni su azioni, contropiedi e tanto nervosismo in campo. La palla della vittoria capita sulla testa di Recoba che la colpisce ma Abbiati riesce ad indirizzarla sul palo mettendo fine ad ogni speranza nerazzura: il Milan è in finale di Champions.
MILAN-INTER 3-4
E’ il primo Derby dell’ era post-calciopoli. L’Inter è al comando della classifica del campionato, i rossoneri vogliono sfuttare quest’ occasione per accorciare dai nerazzuri in classifica. Il primo tempo vede un netto dominio dei nerazzuri che si portano subito in vantaggio con la rete di Crespo a seguito di una punizione dalla trequarti. In pochi minuti l’inter raddoppia con un capolavoro di Stankovic che dal limite dell’ area incrocia e batte Dida. Il meglio deve ancora venire. Il secondo tempo vede subito i nerazzurri siglare la rete dello 0-3 con Zlatan Ibrahimovic’ dopo un perfetto contropiede. I rossoneri spinti dall’ orgoglio non si arrendono e con un pò di fortuna riescono a trovare la rete con un tiro dal limite di Seedorf. Reagisce subito l’Inter che richiude immediatamente la partita con uno stacco imperioso di Materazzi. 1- 4 e partita finita…invece no. Il difensore viene ammonito per la seconda volta durante i festeggiamenti del gol per essersi tolto la maglia. Il Milan in vantaggio di un uomo spera nel pareggio. Trova subito il gol del 2-4 con Gilardino che con un colpo di testa in girata beffa Julio Cesàr. Dominio totale dei rossoneri che però sono sempre sotto di due gol. Al minuto 88′,Kakà trova il gol che accorcia le distanze. Forcing finale del Milan che non riesce a trovare il gol. L’ arbitro fischia. Vince l’Inter. Vince per 4 a 3. I nerazzurri si consacrano come padroni del campionato.
MILAN-INTER 0-4
La stagione indimenticabile per ogni tifoso interista si apre con una netta vittoria in un Deby di agosto. L’Inter di Josè Mourinho, spazza il Milan di Ancelotti per quattro gol a zero. Il primo tempo è un vero e proprio show dei nerazzurri. Apre le danze Thiago Motta con uno splendido triangolo al limite dell’ area di rigore. Raddoppia su rigore Milito e al 45′ la chiude Maicon che incrocia sul secondo palo dopo uno scambio con Milito. Il secondo tempo vede un Milano sotto di tre gol e in dieci uomini, subire un gol meraviglioso di Stankovic che da circa 30m buca un incolpevole Storari.
MILAN-INTER 3-0
Stagione 2010/2011. Il Milan è in vetta alla classifica. La squadra di Max Allegri, complice l’assenza di Ibrahimovic’, non attraversa un buon periodo. L’Inter invece, guidata da Leonardo, ha diminuito la distanza dai “cugini” e punta al sorpasso. E’ il Derby dei grandi ex: Ibrahimovic’ è tornato in Italia scegliendo la maglia rossonera.Percorso inverso per Leonardo che dopo essere stato giocatore, dirigente e allenatore del Milan ora si ritrova sulla panchina nerazzurra. Il Derby vale una fetta importante di scudetto, ci può essere un solo vincitore. Dopo 47 secondi, il Milan è già in vantaggio con il suo uomo migliore : Pato. Il primo tempo vede anche uno strepitoso Abbiati che compie due “miracoli”: prima su Pazzini e poi sulla linea riesce a fermare il colpo di testa a botta sicura di Ranocchia. Nel recupero, Eto’o sbaglia un gol da “0 metri”. Il secondo tempo vede il dominio rossonero viziato dall’espulsione di Chivu e dall’ immediato raddoppio di Pato. Chiude i giochi Cassano su calcio di rigore. Il Derby decreta il Milan vincente e fa volare i rossoneri verso la conquista del 18° scudetto.
INTER-MILAN 2-2
Si gioca prima di Pasqua, si gioca il primo Derby dell’era “cinese” tra Inter e Milan. Primo Derby alle ore 12.30 per rendere possibile la visione anche al pubblico asiatico che assisterà ad uno degli scontri più sconvolgenti ed imprevedibili. Inter e Milan reduci da un campionato poco esaltante, vogliono regalare la vittoria ai propri tifosi. Il Milan di Montella insegue la qualificazione europea che manca da circa 3 anni, l’Inter invece vuole concludere al meglio la stagione dopo i tanti passi falsi. I nerazzuri per circa 70 minuti riescono ad imporsi sui “cugini” andando in rete per ben due volte. Tutto cambia negli ultimi minuti; un cross di Suso diventa buono per Romagnoli che riesce a bucare Handanovic. Il pareggio, così lontano, ora sembra lì a portata di mano. Non prima che l’Inter sprechi il gol del definitivo 3-1 con Biabiany. Spinge il Milan, minuto 97: calcio d’angolo. Ultima azione della partita. Battuta, spizzata che manda il pallone sul secondo palo dove c’è Zapata che riesce ad toccare la palla quel poco che basta per farle varcare la linea di porta. Pareggia il Milan: tutto questo in soli 10 minuti, increduli i giocatori interisti come tutto lo stadio con solo la curva rossonera a festeggiare. Il telecronista di fede rossonera Mauro Suma definirà quel pallone come ” la palla della Pasqua di Nostro Signore”.
MILAN-INTER 2-3
Facciamo un piccolo passo indietro alla scorsa stagione. Milan e Inter si giocano il Derby che vale tanto per assicurarsi un posto in Champions League per la prossima stagione. A dividere le due squadre c’è solo un punto. L’Inter di Luciano Spalletti è orfana di Mauro Icardi e attraversa un periodo negativo complice anche l’ eliminazione dall’Europa League. Il Milan di Gattuso invece, sembra aver trovato la chiave della continuità e con una vittoria metterebbe una seria ipoteca sulla qualficazione europea. Si sa, nei Derby nulla è scontato. Parte forte l’inter che si porta subito in vantaggio grazie a Vecino che sfrutta un’indecisione del duo Calabria-Donnarumma. Il primo tempo vede un netto dominio nerazzuro. Proprio l’Inter trova il secondo gol ad inizio ripresa con De Vrij. Risposta dei rossoneri con il loro uomo migliore: Bakayoko, che spizza una palla e riapre i giochi. A volte, nei Derby si consacrano giocatori che faranno la storia del calcio; parliamo di Lautaro Martinèz. Il “10” argentino si è ritrovato catapultato in campo al posto dell’ “infortunato” Icardi e mantiene il peso offensivo nerazzuro da solo. E’ suo il gol del 1-3 su calcio di rigore che mette fine alle speranze rossonere. Inutile alla fine il gol di Musacchio. L’Inter di Spalletti vince ancora, lo fa con il suo nuovo campione: Lautaro Martinèz.
Che tifiate Milan o Inter, il Derby è un privilegio che pochi hanno. Soffrire, gioire per 90 minuti. Avere la forza di crederci anche se il risultato è sfavorevole; rimanere increduli quando una partita dominata viene persa in pochi minuti. Avere la coscienza di riconoscere i campioni come Shevchenko, Milito , Ibrahimovic’, Eto’o, Vieri, Adriano, Lautaro, Inzaghi, Kakà…etc..e non odiarli, ma apprezzare la magia di una semplice partita di calcio.