Sembra di girovagare in una strada buia e tempestata di spettri, una viuzza che potrebbe materializzarsi in qualche incubo. Poi ti svegli, ma non è stato un incubo. Hai preso contatto con un’esperienza reale. Quelle esperienze che ogni appassionato del mondo del calcio non vorrebbe mai provare. Quelle in cui perdi un punto di riferimento, che ha fatto felici milioni di persone. Diego Armando Maradona, stella del calcio mondiale, si è spento all’età di 60 anni, a causa di un arresto cardiaco nella sua casa, lasciando un vuoto enorme. Poche settimane fa aveva compiuto gli anni, 60 candeline, poi un crollo fisico e psicologico che lo ha portato ad una operazione alla testa. Sembrava che tutto andasse bene, poi il collasso. Un infarto ha stroncato una vita vissuta al massimo tra eccessi e tanta umanità. Il suo nome è ben fissato nella mente degli appassionati di calcio di tutto il mondo, in special modo negli argentini e nei napoletani.
Diego Armando Maradona? Non era solo calcio
Diego è Diego, per l’Equipe, il più importante giornale sportivo francese, la sua morte è “la morte di un Dio”. Insuperabile in campo, un’artista a tutto tondo. Sin dal suo esordio da quindicenne con la maglia biancorossa dell’Argentinos Juniors, fino a raggiungere l’ombra della Bombonera con il Boca Juniors. La stella argentina iniziò in quel frangente a regalare magie che fino a quel momento erano impensabili. Come tutti i grandi geni, le sue creazioni andavano oltre, viaggiavano in frequenze supersoniche e toccavano il cuore di tutti. Le magie dell’alieno Diego hanno poi raggiunto anche il nostro paese, poco dopo l’esperienza al Barcellona, con la maglia azzurra del Napoli. Quel Napoli, che fino a quel momento aveva vissuto nella mediocrità più assoluta, ha colpito il cuore dei club più quotati del Nord Italia. Qui, si può dire, che iniziò la leggenda di Diego a Napoli, che ancora oggi aleggia nelle strade di questa città unica al mondo. Come era unico Diego, artista dello sport.
Maradona e Napoli, un rapporto d’amore lungo una vita
La storia tra il Napoli e Maradona è iniziata nel 1984, e non è mai finita. Quella città azzurra come il cielo e bollente come il Vesuvio, aveva necessità di trovare un nuovo Masaniello. Lo ha trovato, proveniva da una baracca di Vila Fiorito, Buenos Aires. Indimenticabili sono i due scudetti e la Coppa UEFA portati a casa tra 1986 e 1990, il primo momento in cui i Partenopei vissero emozioni davvero indimenticabili, a livello internazionale e nazionale, scalciando almeno per una volta la potenza calcistica di Inter, Milan e Juventus.