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DTM: la nuova era parte a Monza

L’Autodromo Nazionale di Monza apre la nuova era del DTM, che a partire da questa tardiva stagione adotta la formula delle GT3. Il risultato è tutto sommato buono, con bei duelli in pista e con vincitori a sorpresa. Riviviamo in questo articolo il fine settimana brianzolo, che da il via alla rifondata serie teutonica. Che ritornerà in patria per il secondo appuntamento stagionale, dal 23 al 25 luglio al Lausitzring.


DTM: uno sguardo alla entry list


DTM: chi vince e chi perde nelle due gare di Monza?

La prima manche regala il classico colpo di scena che non ti aspetti. Liam Lawson porta in trionfo la Ferrari di AF Corse, che quest’anno gestisce il programma DTM per conto di Red Bull. Il neozelandese batte la concorrenza di piloti ben più esperti di lui, come il francese Vincent Abril ed il tedesco Maxi Götz, veterano delle GT3. Sono questi due a completare il podio della prima monzese, con Alexander Albon ottimo quarto. L’ex di F1 si mette dietro una vecchia volpe del DTM come Daniel Juncadella, a sua volta davanti al rookie sudafricano Kelvin Van Der Linde. Maximillian Buhk, Nico Müller, Marco Wittmann e Mike Rockenfeller completano la top ten.

La gara comincia con il poleman Abril, che ingaggia una bella bagarre con Juncadella, Götz e con Lucas Auer, che poi sarà vittima di una ruota non avvitata durante il suo pit stop. E sono proprio le soste a decidere la corsa, con la finestra che si apre già al quinto giro. Lawson si ferma prima di Abril, Juncadella e Götz, i quali aspettano qualche giro in più. La mossa del neozelandese si rivela vincente: l’undercut funziona, permettendo alla Ferrari marchiata Red Bull di balzare al comando. Juncadella invece paga dazio, finendo nella bagarre che vede coinvolti Albon (risalito dall’undicesima piazza), Van Der Linde e Müller, perdendo contatto. Götz tenta nel finale di attaccare Abril, ma non trova lo spunto per passare. Lawson vince così davanti a Abril ed a Maxi, al suo primo podio nel DTM.

Sono tre gli episodi di gara 1. Il primo riguarda Philip Ellis, rimasto fermo per un guasto già al secondo giro. Alla terza tornata, Timo Glock sperona Dev Gore e paga 5 secondi di penalità da scontare al pit stop. L’ex di F1 finisce in fondo al gruppo, in 17esima posizione. Il “derby” femminile è vinto da Esmee Hawkey, 15esima davanti a Sophia Flörsch.

La cronaca di gara 2

Se gara 1 parla inglese con accento Kiwi, nella manche domenicale si parla la stessa lingua, ma con accento sudafricano. Il primatista della seconda manche è difatti Kelvin Van Der Linde, che porta in trionfo la sua Audi del team Abt Sportsline. Il più grande dei fratelli Van Der Linde precede Nico Müller per un 1-2 della casa degli Anelli in terra brianzola. Il gradino più basso del podio è appannaggio di una Mercedes, questa volta di un Lucas Auer in credito con la buona sorte. Sheldon Van Der Linde, fratellino di Kelvin è in quarta posizione, davanti a Marco Wittmann e Philip Ellis. Soltanto settimo Alexander Albon, con Esteban Muth e Maxi Götz a completare la top ten.

Al via Kelvin Van Der Linde tiene a bada Liam Lawson allo scatto iniziale. Il vincitore di gara 1 ingaggia un duello all’ultimo sangue con Müller, di cui si avvantaggia Sheldon Van Der Linde che infila entrambi alla Roggia. Il duo prosegue a scornarsi fino a quando un contatto non manda la Ferrari in testacoda, sempre alla Roggia. Vincent Abril s’insabbia nel tentativo di evitare la 488, perdendo un mare di posizioni. Il walzer dei pit stop comincia al quinto giro, con Lucas Auer a rientrare per primo. Questo permette al nipote di Gherard Berger di scavalcare Sheldon Van Der Linde per un posto sul podio, ma viene a sua volta sfilato da Müller, che si ferma un po’ più tardi. Kelvin Van Der Linde va a pittare ancora più tardi, mantenendo inalterata la posizione.

Molto scoppiettante la condotta di Albon, che con un sorpassone infila Dani Juncadella rubandogli la nona posizione. Il pilota giubilato dalla Red Bull F1 si diverte ad uccellare Götz e Muth con delle belle staccate alla Prima Variante, risalendo in settima piazza. Timo Glock è ancora protagonista di un contatto al via, cosa che lo costringe al ritiro. Quattordicesima piazza per l’americano Dev Gore, che precede il duo femminile. Esmee Hawkey batte ancora Sophia Flörsch, che anche in questa occasione è fanalino di coda di questo nuovo DTM.


Classifiche di gara


Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione