Per la squadra di Everton la stagione non poteva andare peggio di così tanto da sorvolare la paurosa zona retrocessione, con una crisi da cui non se ne esce fuori. Lampard è stato presentato il 31 Gennaio 2022 come l’allenatore che avrebbe dovuto portare alla crescita della squadra in termini offensivi, ponendo obiettivi chiari ma le cose non sono andate come si aspettava. Le critiche hanno così cominciato a montare da parte dei tifosi e il clima è ora infuocato, per questi motivi la squadra dovrebbe disputare almeno un buon finale di stagione.
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Everton crisi: l’inizio da incubo con Benitez
L’Everton già affrontava un periodo poco brillante quando Benitez guidava come comandante il timone della squadra. Rafa ha lasciato l’Everton al sedicesimo posto, a +6 dalla zona retrocessione e con inquietante ruolino di marcia a partire da metà ottobre all’ultimo turno dove aveva conquistato 5 punti nelle ultime 12 partite. Inoltre Benitez ha pagato il “torto” di essere il simbolo del Liverpool: sei anni non si dimenticano, figurarsi se portano in dote una Champions League, la più epica della storia del torneo. I tifosi non lo hanno mai accettato sin dal primo momento e sono rimasti fedeli alla linea, rimarcando sempre come la presenza dello Spagnolo non fosse affatto gradita. Cinque vittorie, quattro pareggi e dieci sconfitte. Questo il bilancio in Premier League. Eliminazione in Carabao Cup al terzo turno, in FA Cup vittoria ai supplementari con l’Hull, squadra di Championship. Dall’ottava giornata in poi i Toffees hanno vinto una sola partita e dopo l’infortunio di Calvert-Lewin (3 gol nelle prime 3 partite) non è mai stata trovata una soluzione offensiva.
Everton crisi: la fine del rapporto con Benitez
Dall’8 alla 14 giornata la squadra ha raccolto un punto, ha incassato 4 reti nel derby del Merseyside col Liverpool, ne ha prese 5 a Goodison Park dal Watford. Contro il Norwich nell’ultimo turno la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Prima del 12 Gennaio i canaries avevano segnato la “bellezza” di 8 reti. A Carrow Road l’Everton era già sotto 2-0 al 18 minuto. Lì è stata sancita la parola “fine”. In altre stagioni i Toffees si ritroverebbero a ridosso della zona retrocessione se non proprio nelle ultime tre posizioni. Il pessimo cammino proprio del Norwich, oltre che del Newcastle e del Burnley rendevano la situazione meno drammatica. Poi arriva il turno di Lampard a fine Gennaio che dovrebbe risollevare la squadra Inglese, ma la situazione non migliora. Il cambio di allenatore non aiuta e lo spogliatoio è spaccato da diverbi interni. Frank Lampard crede che la scarsa forma in trasferta dell’Everton abbia creato un pessimismo radicato che deve essere superato affinché la squadra si allontani dai problemi di retrocessione.
Lampard: l’allenatore sta riscontrando difficoltà
L’Everton ha perso le due trasferte di Premier League sotto Lampard, a Newcastle e Southampton, anche se i loro problemi in trasferta sono precedenti all’ultimo allenatore come abbiamo già raccontato. La squadra minacciata dalla retrocessione ha il peggior record in trasferta della Premier League vincendo una volta in 12 partite e raccogliendo sei punti su 36 possibili e lunedì visita il Tottenham con un disperato bisogno di un risultato. Una mentalità più positiva sarà la chiave per raggiungere questo obiettivo, insiste Lampard. “La forma in trasferta è qualcosa che non cambierà necessariamente dall’oggi al domani”, ha detto. “Ci sono ragioni per cui non stiamo ottenendo risultati. Penso che alcuni di questi siano problemi di fiducia o di mentalità, e quando dico mentalità non è una cosa negativa, si tratta solo di come gestiamo le partite come gruppo lontano da casa. Alcuni di questi sono la struttura della squadra e il modo in cui ci siamo organizzati, ed è certamente mia responsabilità farlo bene. Ma questo è una cosa su cui lavoriamo”.
Everton crisi: che cosa ha detto Lampard?
Frank continua dicendo: “Detto questo se riusciamo a ottenere un po’ di trazione e possiamo ottenere un risultato, qualunque cosa possa essere in senso positivo, penso che aiuti davvero il cambiamento perché al momento c’è una sensazione in tutto il club che se andiamo fuori casa, potremmo perdere questa partita. Questa è la prima cosa che dobbiamo affrontare. Se riusciamo a affrontarlo con il risultato, penso che forse possiamo davvero iniziare a fare quel passo avanti. Non vogliamo essere un tocco morbido, questo è certo”. L’Everton ha impressionato in casa da quando Lampard ha sostituito Rafael Benítartita ez, ma ammette che la loro precedente prestazione in trasferta, una sconfitta per 2-0 a Southampton, è stata la peggiore del suo breve regno e che bisogna imparare la lezione. “Non abbiamo giocato come voglio che giochiamo, e i giocatori lo sapevano”, ha detto. “Ci siamo incontrati due giorni dopo quella partita per vedere rapidamente cosa è andato storto e penso che i giocatori abbiano capito”.
Everton: la squadra non riesce più a vincere
Lampard conclude cosi: “Se ci avrebbe vinto o perso quella partita, o fatto la differenza, non lo so, ma so per certo che avremmo potuto cambiare i nostri livelli di prestazione in quella partita. I giocatori lo sanno. Tatticamente, ci sono stati problemi con la squadra man mano che la partita andava avanti di cui ho sicuramente parlato dopo ed è qualcosa che dobbiamo migliorare”. Sta di fatto che dopo la sconfitta hanno di nuovo perso con il Manchester per 1 a 0, ma in Fa Cup succede la possibile svolta con la vittoria contro il Boreham Wood. In classifica transitano al diciassettesimo posto consoli 22 punti. Oggi 7 Marzo 2022 alle 21:00 si disputerà la partita tra il Tottenham di Conte e proprio l’Everton di Lampard. Vedremo chi la spunterà alla fine.
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