Il Budget Cap sta mettendo a dura prova le scuderie di formula 1, tranne la Red Bull. Mentre la Ferrari (incredibile!) ammette di essere già al limite e di non potersi permettere sviluppi radicali, a Milton Keynes sono pronti a sfornare una novità dopo l’altra. Emergono nel paddock sospetti su un possibile aggiramento delle regole finanziarie, ma non ci sono prove. Ed il silenzio della FIA non aiuta.
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La Red Bull sta barando sul Budget Cap?
Questa domanda è riemersa con forza nell’ultimo weekend di Spa, dove la Red Bull ha stracciato la concorrenza. Diciamo riemersa perché già prima della pausa estiva molti si chiedevano se a Milton Keynes non stessero esagerando con gli sviluppi, e se non fossero già al limite con le spese. Una notizia rivelatasi infondata, anzi: per le prossime gare la scuderia del campione del mondo Max Verstappen è già pronta ad omologare tre scocche diverse. Si trattando di evoluzioni per perdere quei chili di troppo resi necessari per adeguarsi al regolamento 2022. Interrogato sullo stesso tema, il Team Principal della Ferrari Mattia Binotto ha candidamente ammesso che il Cavallino non può permettersi di fare altrettanto. Come fa la Red Bull a spendere e spandere in un ambito in cui persino la Ferrari si deve fermare? Occorre sottolineare che, quest’anno, il Budget Cap è stato incrementato del 3%, per far fronte all’inflazione. La proposta proveniva proprio dalla Red Bull, la quale non ci ha pensato due volte a spendere l’extra per gli sviluppi sul fronte telaio. Questo fatto ha alimentato ulteriori sospetti sul team anglo-austriaco.
Il silenzio assordante della FIA
In tutto questo, la FIA preferisce non parlare. Eppure servirebbe un intervento della Federazione, per chiarire i dubbi e spazzare via ogni sospetto. Tra le varie voci che circolano, c’è anche quella di una verifica sulle spese del 2021 ancora non completata. Probabilmente, hanno scoperto che qualcuno ha fatto il furbo, e vogliono vederci chiaro. Ma la voce non può essere confermata, perché la FIA non ha pubblicato nessuna nota ufficiale. Non ha inviato lettere di nessun tipo, e nemmeno un tweet che va tanto di moda. Niente di niente. Il regolamento finanziario della Formula 1 prevede che i team consegnino tutte le copie delle note di spesa alla Federazione internazionale, la quale valuterà attraverso un’apposita commissione eventuali violazioni del Budget Cap.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione