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F1, GP Olanda: Super Max stende la Mercedes

Nemo propheta in patria? Max Verstappen smentisce il detto latino, trionfando nel GP che riporta la F1 in terra d’Olanda dopo 36 anni. Un successo totale per il campioncino della Red Bull, che tra l’altro si riprende la testa del mondiale ai danni di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato da il massimo per stare al passo, ma la Mercedes sbaglia le strategie di gara, sia con lui che con Bottas. I primi tre scavano un solco sul resto della compagnia, caratterizzata da lotte interne in un GP insolitamente ricco di sorpassi. Pierre Gasly, quarto, è il primo degli “umani”, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Carlos Sainz si arrende all’ultimo giro a Fernando Alonso, che artiglia la sesta piazza piazza. Bel recupero di Sergio Perez, che dalla pit lane chiude ottavo. Esteban Ocon e Lando Norris completano la top ten, con Daniel Ricciardio fuori dai punti.

GP Olanda: cosa succede in gara?

Sergio Perez cambia la power unit e parte dalla pit lane. Non può assistere Verstappen, che si ritrova da solo a lottare contro le Mercedes. Max non si scompone e parte davanti al duo Hamilton e Bottas. Il risultato è deciso sulle strategie: l’usura è una componente rilevante, perciò Max e Lewis decidono per le due soste. Bottas, invece, prova a farne una. Al giro 21 è l’inglese a fermarsi per primo, seguito dall’idolo di casa. Nonostante una sosta lenta, Hamilton recupera un secondo al rivale, passando da 3 a 2 secondi. Bottas si ritrova al comando, facendo uno stint più lungo. Lo scenario sembra favorevole alla Mercedes, che stringe in una morsa la Red Bull. Ma le cose andranno diversamente.


GP Olanda: Mercedes prepara la “tenaglia” a Verstappen?


Il suicidio tattico della Mercedes

Bottas rimane in pista troppo a lungo, sperando che faccia da tappo a Verstappen. Ma non basta a fermare “Super Max”, il quale passa il finlandese al 32esimo giro. Valtteri si ferma subito dopo, ma ha già perso troppo tempo. Con la seconda sosta di Hamilton allala Stella commettono un altro passo falso: fanno rientrare il 44 al 40esimo giro, troppo in anticipo rispetto al programma. Inoltre, gli montano le gomme sbagliate (le medie) facendolo rientrare nel traffico. Verstappen ne approfitta per fare la sua sosta, al giro 47, passando alle mescole migliori, le dure. Questo di fatto neutralizza la minaccia per Max, il quale deve solo stare attento ad evitare i contatti nei doppiaggi. La ciliegina sulla torta dei pasticci del muretto Mercedes avviene nelle tornate conclusive, quando richiamano Bottas per un’altra sosta con gomme soft. Il finnico segna per sbaglio il giro più veloce, sottraendo il punto addizionale al compagno di team. Che viene richiamato ai box una terza volta, per rimediare all’errore. al traguardo, Verstappen festeggia una vittoria leggendaria, davanti al pubblico di 60 mila connazionali ed alla famiglia reale dei Paesi Bassi. A Toto Wolff e compagnia rimane solo da rimuginare sulle tattiche sbagliate.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione