La F1 torna al Red Bull Ring per il GP d’Austria, e per capire i valori in campo, ascoltiamo la voce esperta di Matteo Bobbi. L’ex campione FIA GT è da anni opinionista di Sky Sport, e passa le sue giornate a studiare i dati di telemetria e GPS per cogliere le sfumature di questo sport. In un’intervista a Motorsport.com, Bobbi fa il punto della situazione al termine delle prove libere, soprattutto sul fronte Red Bull-Mercedes e sul fronte Ferrari.
F1: come sarà il GP d’Austria secondo Matteo Bobbi?
Il tema principale è quello della sfida Red Bull Mercedes. Al termine delle FP2, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno preceduto Max Verstappen e Sergio Perez sul giro singolo, con una differenza di due decimi tra Lewis e Max. Tuttavia, Bobbi mette in guardia da una possibile strategia differenziata. “La sensazione è che la Mercedes sia leggermente migliorata rispetto allo scorso weekend“, ha affermato Bobbi, “ma c’è ancora qualcosa da recuperare alla Red Bull“. Per l’ex pilota, il team anglo austriaco ha giocato a carte coperte nelle FP2. “La Mercedes è quasi un decimo più veloce nel primo settore, quando lo scorso weekend pagava anche più di un decimo“, ha spiegato Bobbi. “Nel secondo settore sono praticamente uguali, che era il punto in cui Mercedes era più forte lo scorso weekend. Se uno più uno fa due, mi viene da pensare che, o la Red Bull aveva 10 Kg di benzina in più, o sono andati abbastanza tranquilli di strategie di mappe motore. Vedremo tutto sabato, ma ho la sensazione che la Red Bull sia ancora in vantaggio“.
GP Austria: Mercedes è davanti nelle FP2, ma è vera gloria?
La situazione della Ferrari
Nell’intervista, Bobbi ha anche analizzato la situazione della Ferrari, che sembra migliore di quanto appare dalla lista dei tempi. “La Ferrari non compare in classifica“, ha precisato, “perché nel momento in cui sia Sainz che Leclerc hanno iniziato il time attack, ha cominciato a piovere. È una classifica da non guardare“. Quali possibilità hanno le Rosse in questo Gran Premio? “Si è dimostrata nel complesso leggermente più veloce rispetto al weekend scorso“, ha analizzato Bobbi, “hanno usato un’ala a cucchiaio, con un’incidenza leggermente più bassa, per cercare di migliorare quello che era il tallone d’Achille della scorsa settimana, la velocità di punta nei rettilinei di curva 1, 3 e 4. Hanno lavorato in quel senso e, pare, con discreti risultati. Hanno lavorato tanto in ottica gara, ma un po’ meno rispetto alla scorsa settimana. È una Ferrari che lascia segni di ottimismo, vediamo sabato“.