Il gioiello della corona del FIA WTCR, ossia il vecchio Nürburgring, si è trasformato in una polpetta avvelenata. Con un comunicato stampa, il promoter Eurosport Events annuncia oggi che le due gare della Race of Germany, previste sul Nordschleife, sono cancellate. La motivazione sta nelle problematiche legate alle gomme Goodyear, che non permettono di correre in tutta sicurezza. Questa decisione susciterà un mare di polemiche, e fa fare all’intero campionato una magrissima figura.
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I problemi sono emersi già dal venerdì, quando i piloti hanno cominciato a girare sui 25 Km del Nordschleife per le prove libere. Numerose sono state le forature ed i cedimenti delle coperture, cosa che ha messo la Goodyear nell’occhio del ciclone. Il produttore statunitense ha emesso un comunicato in cui si difendeva, sostenendo che il problema fosse legato ad alcuni team che non avevano rispettato le indicazioni su pressione ed equilibratura. A queste accuse ha risposto la Honda, che con un altro comunicato ha ribadito che nessuno dei suoi team ha mai violato le regole, ma ha evitato l’affondo contro la Goodyear. Nel frattempo, altri team di altri costruttori hanno subito cedimenti, dando subito l’impressione che il problema fosse grave. A questo proposito, le parole di Yvan Muller a Motorsport.com sono abbastanza eloquenti: “Personalmente, dico subito che non sono sicuro di correre in queste condizioni“, ha detto l’alsaziano pilota della Lynk&Co., “non voglio morire“.
L’imbarazzo è servito
Dopo questi episodi, la Goodyear ha finalmente ammesso che la tenuta delle gomme potrebbe essere un problema, tuttavia era fiduciosa che il programma sarebbe andato avanti come stabilito. Ma il sabato mattina ha riservato una brutta sorpresa. Il meteo del Nordschleife è sereno, e la pista è asciutta. Goodyear ha così chiesto di parlare con la FIA e con Eurosport, esponendo i rischi per la tenuta delle gomme. Non potendo garantire la sicurezza dei piloti, gli organizzatori hanno deciso di fermare tutto. La frittata è dunque fatta, e la polemica è servita. La stessa situazione si era verificata nel 2016, quando l’allora produttore di gomme Yokohama si trovò con scoppi e forature di massa a cui non seppe rimediare in tempo. Ma è possibile che, in sei anni, la serie non abbia imparato niente?