Gli Stewards sono croce e delizia della Formula 1. Il collegio dei giudicanti è chiamato ad analizzare gli episodi controversi, e sanzionare se è necessario. Non a tutti piace il loro lavoro, e non manca mai la polemica per questo o quello. Ma come funziona il loro operato e la loro selezione? In questo articolo approfondiremo il tema, mostrando come funziona la direzione gara, chi sono i membri che la compongono ed il ruolo che svolgono.
Formula 1: come funziona il collegio degli Stewards?
La figura più importante della parte “giudiziaria” della Formula 1 è il Direttore di Gara. Questa figura ha diversi compiti, tra cui quello di dare l’ultima parola su qualunque decisione presa per episodi in pista. È in costante contatto con il collegio dei commissari, nonché con i marshal che sventolano le bandiere e rimuovono le monoposto incidentate. Suo è anche il compito di modificare il programma del weekend in caso di bisogno. Se, per esempio, bisogna annullare una sessione per pioggia, è il Direttore di gara che prende la decisione finale. Fino al 2019, il ruolo è stato ricoperto da Charlie Whiting. Dopo la sua morte improvvisa l’incarico è stato affidato a Michael Masi, che lo ricopre tutt’ora.
Lo Stewards Panel
Il collegio dei commissari è un triumvirato composto da membri diversamente selezionati. Dal 2010, dopo le ripetute polemiche su decisioni discutibili e incoerenti, il presidente FIA Jean Todt, fresco di elezione introdusse un pannello differente. Il membro nuovo di questo nuovo collegio è un ex pilota, chiamato in qualità di “esperto”. Gli altri due sono specialisti con apposita Super Licenza, uno scelto dall’organizzatore locale, l’altro direttamente dalla FIA. Quest’ultimo ricopre il ruolo di Presidente del panel. Il collegio ha due ruoli fondamentali: il primo è di valutare gli episodi in pista e far applicare le regole, mentre il secondo è di fare da consulente al Direttore di gara per provvedimenti importanti (Safety Car, bandiere rosse, ecc.). Come il Direttore, anche il presidente del pannello è a contatto diretto con i marshal, in modo da avere le informazioni necessarie direttamente “sul campo”.