Il Giappone nelle Olimpiadi ha sempre fatto incetta di medaglie, soprattutto nei tuffi e nel nuoto in vasca ha dominato incontrastato negli anni. Il livello tecnico degli atleti è impressionante, e la capacità nei tuffi di entrare come proiettili senza lasciare traccia della loro entrata è difficile da replicare. Gli unici che seguono la scia del Giappone sono gli Stati Uniti, Cina e Russia. Ricordiamo che quest’ultima ha subito il divieto di partecipare dovuto ai casi di doping.
Giappone Olimpiadi: la Russia gareggierà?
Se il Giappone prevedere un miglioramento del 40 percento rispetto alle Olimpiadi di Rio e di scalare la classifica delle medaglie, la Russia invece non sa se i suoi atleti potranno essere autorizzati a gareggiare. Questo lo ha affermato l’istituto di analisi Gracenote. “La prognosi per la Russia si basa sul fatto che tutti i concorrenti russi classificati tra i primi tre del nostro medagliere virtuale abbiano il permesso di competere. In caso contrario il numero di medaglie previste per la Russia si ridurrà, aumentando le possibilità di un terzo posto nel medagliere per il Giappone” ha affermato Simon Gleave responsabile dell’analisi di Gracenote.
Margherita Panziera: la nuotatrice si prepara per Tokio
Giappone Olimpiadi: cosa dicono gli analisti?
Delle 59 medaglie che la società di dati sportivi con sede nei Paesi Bassi ha messo sul conto del Giappone si prevede che 34 saranno d’oro. Il nuotatore Daiya Seto è il favorito della medaglia d’oro di Gracenote in tre eventi, la farfalla di 200 metri e le gare individuali di 200 e 400 misti mettendolo in una posizione di rilievo a soli sette mesi dal divieto imposto dalla competizione in risposta alle rivelazioni del suo coinvolgimento in una relazione extraconiugale. Seto e i suoi compagni di squadra di nuoto potrebbero essere la fonte di 10 medaglie totali, con Ippei Watanabe nei 200 rana maschili e tre staffette previste per raggiungere il gradino più alto del podio al Tokyo Aquatics Center.
Rikako Ikee: l’atleta guerriera
La previsione non è riuscita a trovare spazio per una medaglia olimpica individuale che ha sconfitto la leucemia Rikako Ikee. Gleave ha affermato che la sua mancanza di dati sulla competizione rende quasi impossibile prevedere le sue prestazioni. “Rikako Ikee è uno di quei rari esempi di un concorrente che vince le qualificazioni nazionali di un paese di alto livello ma che ha pochi o nessun dato. Tuttavia, abbiamo già il Giappone nella posizione di medaglia d’oro prevista per la staffetta mista 4 × 100 in cui dovrebbe competere”. Non sorprende che il famoso Nippon Budokan destinato a ospitare eventi olimpici di judo sia probabilmente il terreno più fertile del Giappone per le medaglie, con il judoka che prevede di prendere 13 delle 15 medaglie d’oro in offerta, secondo il medagliere della compagnia.
Giappone Olimpiadi: i nuovi sport su cui puntare
Nella marcia di 20 chilometri il Giappone ha potuto vedere una scalata sul podio con Toshikazu Yamanishi, Eiki Takahashi e Koki Ikeda che avevano previsto di finire rispettivamente sui primi tre gradini. Tra i nuovi sport aggiunti al programma olimpico di Tokyo i fan giapponesi dovrebbero guardare allo skateboard per ottenere grandi risultati con Sakura Yosozumi punta per l’oro nel park e Aori Nishimura per la vittoria su strada. Anche gli scalatori sportivi giapponesi e il karateka dovrebbero consegnare delle medaglie. Gleave ha affermato che prevedere i Giochi di Tokyo è stato più difficile di qualsiasi Olimpiade precedente a causa della pandemia di coronavirus.
Gli atleti saranno pronti mentalmente per le nuove sfide?
Infine Gleave ha sottolineato la mancanza di dati nei 17 mesi successivi all’annuncio del rinvio come un problema particolare ma anche il fatto che gli atleti abbiano un anno in più significa che potrebbero essere entrati o usciti dai loro numeri primi competitivi. “L’impatto sconosciuto della pandemia sull’allenamento e la preparazione, l’effetto di avere meno o nessuno spettatori negli stadi e la differenza nel modo in cui si svolgeranno i Giochi Olimpici questa volta rende la scelta dei risultati più complicata”. Di sicuro tornare a gareggiare sarà per gli atleti un modo per ricominciare da capo e mettere una pietra sopra questi anni che hanno provato la loro psiche e non solo.
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