La tappa più lunga del Giro d’Italia di quest’anno. Un tratto cruising con qualche salita innocua.
La gara inizierà con i famosi ciclisti della Marcia Tirreno-Adriatico Camaiore – è nella parte balneare di questa città che nel 2015 inizia la “Corsa dei due mari”. La cronometro di quest’anno è stata vinta qui da Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). La città deriva il suo nome dal latino “Campus Maior”, che significa “Campo più grande”, perché in epoca romana era un punto importante sulla rotta commerciale della Via Cassia. Nonostante ciò, a causa delle zone paludose e umide, non si sviluppò fino al XVIII secolo.
La prima parte del percorso costeggia il Mar Tirreno, attraversa località balneari ed è completamente pianeggiante. Il bonus volo è previsto per Borghetto di Vara, minuscolo borgo del XIII secolo, e quando il gruppo entrerà nelle Cinque Terre, inizieranno le prime sfide.
Primo, il Passo del Bracco (10,2 km; 4,4%, max. 9%), che debuttò nella prima edizione del Giro d’Italia nel 1909, sulla tappa da Firenze a Genova. Da qui il gruppo scenderà a Sestri Levante, importante centro commerciale fin dall’estate, per poi svoltare nell’entroterra.
Qui inizia la Colla di Boasi (9,3 km; 4,2%, max. 9%), salita simile per caratteristiche al Passo del Bracco. La discesa, breve e dolce, porterà al premio volante alla Busalla, poi la parte più ondulata del percorso si concluderà con il Passo della Castagnola (5,1 km; 4,6%, max. 11%). Infatti, due chilometri di questa salita avranno una pendenza media del 7%, e tutto il resto saranno tratti di “falso piano”, superando appena il 2-3%. Questa parte del percorso può favorire i fuggitivi, ma dopo diventerà solo più facile, quindi è difficile aspettarsi che il gruppo dia un vantaggio eccessivo ai temerari.
La meta della tappa è Tortona, antico borgo e porta di accesso alla Pianura Padana per chi proviene dalla costa ligure. Si trovava all’incrocio di diverse importanti strade romane. C’era un castello qui, ma ora l’unico resto è la vecchia torre. Al centro sorge una basilica dell’XI secolo. Fausto Coppi muore a Tortona il 2 gennaio 1960. Un’ultima tappa del Giro d’Italia si è conclusa qui nel 2017, quando Fernando Gaviria ha trionfato in volata.
Il traguardo sarà posizionato esattamente nello stesso punto di sei anni fa, ma la via di accesso sarà completamente diversa. La strada per la città in sé non è particolarmente impegnativa, solo due chilometri prima del traguardo, due rotatorie restringeranno un po’ la strada. Tuttavia, 500 metri prima del traguardo, c’è una svolta a destra abbastanza stretta alla rotatoria: qui può essere pericoloso, i treni veloci devono fare attenzione.
La tappa favorisce quindi i classici velocisti, che dovrebbero lottare tra loro per la vittoria. Il loro gruppo è composto da precedenti vincitori dello sprint – Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Jonathan Milan (Bahrain-Victorious), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) o Michael Matthews (Jayco AlUla), così come m. il vincitore di qui 6 anni fa, vale a dire Fernando Gaviria (Movistar Team), Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) o il giovane Marius Mayrhofer (Team DSM).
Salite in montagna:
Passo del Bracco (80 km – 139 km prima dell’arrivo; 10,2 km; 4,4%, max. 9%, cat. 3)
Colla di Boasi (143 km – 76 km prima dell’arrivo; 9,3 km ; 4,2%, max 9%, cat. 3)
Passo della Castagnola (176,2 km – 42,8 km da percorrere; 5,1 km; 4,6%, max 11%, cat. 4)