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Giro d’Italia 2023: tappa 3

La prova di lunedì è la prima prova per il gruppo del Giro d’Italia su un terreno leggermente collinare, grazie a due brevi salite finali. È improbabile che i leader della gara svolgano qui il ruolo principale, tuttavia ci sono corridori in gioco che cercheranno di approfittare di questo stato di cose e lottare per la propria vittoria.

L’inizio era previsto a Vasto, ricordando i tempi dei Greci e dell’XI secolo aC Doveva essere stabilito dall’eroe greco Diomede durante il suo viaggio attraverso l’Italia di oggi. C’è il secondo faro funzionante più alto d’Italia, che raggiunge un’altezza di 70 metri. Inoltre, grazie alla sua ricca storia, ci sono resti di edifici romani da visitare, così come la cattedrale del XIII secolo.

La prima parte dell’inseguimento è una continuazione del viaggio lungo la costa adriatica. I ciclisti vedranno San Salvo, dove domenica si è conclusa la competizione, prima di scendere a Termoli, un’altra località con una torre del XII secolo che un tempo faceva parte del castello locale. Dal mare il percorso parte dopo circa 50 chilometri, proseguendo lungo la possente pianura del Tavoliere. Dopo aver superato San Severo, i giocatori si imbatteranno nel primo bonus volante, situato nella città di Foggia, ricostruita nel XX secolo dopo i numerosi terremoti e le distruzioni della seconda guerra mondiale.

Da questo punto, i ciclisti rimarranno sulle strade aperte ed eviteranno gli edifici fino a due salite chiave. Il primo è il Valico dei Laghi di Monticchio – facile nella prima parte, ma contenente un chilometro con quasi il 10% di muro. È lungo 6,3 chilometri con una pendenza media del 6,4%. Dopo una leggera discesa di quattro chilometri, attende una correzione: il breve ma abbastanza specifico Valico La Croce (2,6 km; 7,6%, max. 10%). Da qui, ci saranno 30 chilometri fino al traguardo, di cui circa due terzi in leggera discesa.

Il traguardo sarà situato a Melfi, dove il Giro d’Italia è stato finora ospitato solo nel 1992 e nel 1994. Il paese sorge ai piedi di un vulcano spento, il Monte Vulture, ed è stato abitato fin dall’epoca romana. La cattedrale e il castello dell’XI secolo lo sovrastano. In passato la principale attività economica qui era l’agricoltura, ma ora domina l’industria, grazie agli stabilimenti aperti nel XIX secolo.

Il percorso verso la linea sulla piazza principale conduce in leggera salita, e inoltre ci sono diversi tornanti negli ultimi chilometri, di cui due negli ultimi 1000 metri.

Sulla carta sarebbe una buona occasione per la fuga, soprattutto considerando che i favoriti dovrebbero risparmiare le forze per l’arrivo in montagna di martedì. La domanda, però, è se il gruppo di capolista sarà disposto a sbarazzarsi della maglia rosa in questa fase della competizione. Se è così, possiamo vedere un’azione grande ed efficace – in caso contrario, forti velocisti come Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Michael Matthews (Jayco AlUla) o Magnus Cort (EF Education-EasyPost) potrebbero cercare le loro possibilità.

Bonus montagna:
Valico dei Laghi di Monticchio (180 km – 33 km prima dell’arrivo; 6,3 km; 6,4%, max. 10%, cat. 3)
Valico La Croce (187 km – 26 km prima dell’arrivo; 2, 6 km , 7,6%, massimo 10%, Cat 4)