L’organizzazione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono in procinto di realizzare per la seconda volta una particolarità nella cerimonia di apertura. La presenza di un atleta femmina e un atleta maschio a prestare giuramento. Tradizione vuole che sia un atleta della nazione ospitante a recitare il giuramento. Lo fa a nome di tutti i partecipanti. Invece riuscire a portare un uomo e una donna e far svolgere ad entrambi lo stesso ruolo il 23 luglio, sarebbe un segnale forte. Un cenno all’equilibrio di genere e alle raccomandazioni sull’uguaglianza stabilite nell’Agenda Olimpica 2020.
Un precedente nel giuramento
L’unico precedente risale alle Olimpiadi di Seul nel 1988. Furono la giocatrice di pallamano Son Mi Na e il giocatore di basket Hur Jae a pronunciare insieme il giuramento degli atleti. Non si ricorda nella storia delle cerimonie di apertura un’altra occasione in cui più di una persona ha impersonato e declamato l’impegno olimpico di sportività.
Il fatto che quasi il 49% degli atleti che partecipano alle Olimpiadi giapponesi è donna, ha spinto il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a definire l’edizione diTokyo 2020 “i primi Giochi Olimpici di genere bilanciati nella storia“. Una percentuale destinata a salire. Si considera infatti che sia prevista un’altissima partecipazione di concorrenti femminili alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, in programma dal 24 agosto al 5 settembre. Numeri da record.
La decisione di portare davanti agli schermi una coppia di atleti di diverso genere sembrerebbe nascere da una particolare considerazione. Deriva dalle dimissioni del capo del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 Yoshiro Mori. Secondo quanto riporta Kyodo News infatti i commenti sessisti che ha fatto riguardo al contributo delle donne alle riunioni ne sarebbero stati all’origine. L’83enne Mori ha ritrattato le osservazioni e si è scusato “a chiunque abbia offeso”, ma ha incolpato i media per aver alimentato la rabbiosa reazione del pubblico.
Il CIO ha esortato i vari Comitati Olimpici Nazionali a prendere in considerazione la possibilità di nominare un portabandiera sia femminile che maschile, e ha anche deciso che ciascuna delle 206 delegazioni dovrebbe includere almeno un maschio e una femmina.
La decisione di andare nella direzione della parità di genere andrebbe a compensare la presenza esclusiva di atleti maschi alla cerimonia del giuramento delle passate Olimpiadi organizzate in Giappone.
In Giappone solo uomini al giuramento
Il ginnasta Takashi Ono nel 1964 a Tokyo, l’ultima volta dei Giochi estivi prima della prossima. Il pattinatore di velocità Keiichi Suzuki ha giurato ai Giochi invernali di Sapporo del 1972 e lo sciatore di combinata nordica Kenji Ogiwara lo ha fatto ai Giochi invernali di Nagano del 1998.
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