Dopo le PL1 targate Ferrari, la Red Bull suona la carica nelle PL2 del GP del Belgio. O almeno, una red Bull, perché è il solo Max Verstappen a stare lì davanti. Il campione del mondo, nel suo run veloce con gomma morbida, rifila ben otto decimi a Charles Leclerc, il quale si concentra più in ottica gara che non sul giro secco: sia lui che “Super Max” partiranno dal fondo per il cambio power unit. Anche la Mercedes è in simulazione gara, con Lewis Hamilton sesto e George Russell settimo. Decimo tempo per Sergio Perez, quinto Carlos Sainz.
GP Belgio: doppietta Ferrari nella PL1 dimezzata
GP Belgio: che succede nelle PL2?
Il cielo plumbeo, tipico delle Ardenne, accompagna anche le seconde libere. Tuttavia, la pista inizialmente rimane asciutta, permettendo ai piloti di raccogliere dati su tempi e strategie. Dicevamo, Verstappen e Leclerc compiono un solo run di simulazione della qualifica, preferendo concentrarsi solo sulla gara. Entrambi mostrano un gran passo gara, soprattutto la Ferrari. Mercedes, invece, sembra abbastanza distante su un campo dove speravano di riavvicinarsi alla vetta. Ma è solo venerdì, e le Frecce d’Argento ci hanno abituato a venire fuori quando serve. A differenza di Verstappen, Perez rinuncia alla simulazione di qualifica concentrandosi solo sul passo: ecco spiegato il decimo tempo del messicano. Con gomme medie, ed una configurazione aerodinamica più carica, Checo appare al top. Tra le sorprese di giornata citiamo Lance Stroll e Alexander Albon. Il canadese di casa Aston Martin artiglia un quarto tempo che non ti aspetti; l’anglo-thailandese porta la Williams in undicesima piazza, a ridosso della top ten. Appena dietro di lui che Guanyu Zhou, il quale mostra il vero volto dell’Alfa Romeo. Valtteri Bottas non gira per niente, afflitto dall’ennesimo guasto sulla sua C42. Esteban Ocon e Kevin Magnussen sono indietro: i due hanno patito problemi nelle FP1, e sono in ritardo nella preparazione delle vetture. L’ultimo quarto d’ora non è andato incontro alle loro esigenze, causa l’insorgere della pioggia. C’è chi prova a girare con le slick su pista umida, una scelta a dir poco particolare. Fortunatamente, nessuno finisce a muro.