La Moto2 comincia il suo GP di Germania con le FP1, e mostra alcune novità. Non là in alto, dove Remy Gardner mostra di nuovo di essere il padrone della classe media con 1’24″873. La novità sta nel resto della top ten, che ci restituisce dei nomi che non si vedono spesso nelle posizioni di vertice. Fabio Di Giannantonio, secondo, e Xavi Vierge, terzo, sono degli habitué delle zone nobili, idem i due Fernandez Raul e Augusto, entrambi in top five. Chi sorprende è Lorenzo Dalla Porta, che con un ultimo giro impeccabile strappa un inaspettato sesto posto. Altra sorpresa della mattinata è Albert Arenas, nono a precedere Marco Bezzecchi, decimo e in affanno rispetto ai suoi competitor nel mondiale piloti. Settimo tempo per Sam Lowes, che a sua volta non appare a suo agio come in altre situazioni di questa lunga stagione.
GP Germania, Moto2: cosa succede nelle FP1?
Si comincia con un aperitivo dei due Fernandez, con Raul a precedere Augusto nei primi minuti. Ma Gardner non ci mette molto a stabilire le gerarchie. Con dei run molto buoni, soprattutto l’ultimo, il figlio d’arte si piazza davanti a tutti, evidenziando quello che potrebbe essere un bel passo gara. Nella sequenza di giri finali, Remy gira tra il 24 alto ed il 25 basso, un ritmo che potrebbe metterlo come favorito per la vittoria finale. Si mette in evidenza anche Di Giannantonio, subito veloce con la sua Kalex Gresini. Il romano, fresco di annuncio in ottica MotoGP, appare in grado di fare il tempo facilmente, cosa che lo pone molto bene per il resto del weekend. Non si può dire lo stesso di Bezzecchi e di Lowes: entrambi appaiono piuttosto in ombra in Germania. Lo stesso si può dire per Joe Roberts, che addirittura chiude il turno con un insolito 22esimo tempo.
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Le temperature elevate (31 gradi nell’aria, oltre 40 sull’asfalto) rendono il Sachsenring scivoloso, e non mancano le cadute. Marcel Schrotter e Tony Arbolino cadono in curva 13, senza conseguenze. Scivolata anche per Aron Canet, che perde l’anteriore in curva 12. Il terzo angolo è invece fatale per Cameron Beaubier, anche lui a terra. Tornando ad Arbolino, il lombardo è comunque autore di un undicesimo tempo che fa ben sperare. Subito dietro a lui c’è Simone Corsi, decisamente a suo agio qui con la MV Agusta. Nicolò Bulega e Stefano Manzi sono 19esimo e 20esimo rispettivamente, con Lorenzo Baldassarri 24esimo e Celestino Vietti 26esimo. Assente Yari Montella, il quale non ha ancora recuperato dalla frattura alla clavicola. Al suo posto il team SpeedUp si affida ancora a Fermin Aldeguer, autore di un buon 21esimo tempo.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione